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Solare

Ecco il futuro dell’accumulo energetico domestico

Perché una qualsiasi famiglia decide di installare dei pannelli solari sul proprio tetto? Perché è una fonte rinnovabile e sostenibile, amica dell’ambiente. Ma anche perché un impianto fotovoltaico permette di alleggerire concretamente il peso delle bollette elettriche. L’unico inconveniente, però, è il fatto che molto spesso non si riesce a sfruttare appieno l’energia prodotta dai nostri stessi pannelli fotovoltaici, i quali possono infatti raggiungere il proprio apice di produzione proprio nel momento in cui noi non utilizziamo nessun apparecchio elettrico. La soluzione a questo problema è costituita dai sistemi di accumulo elettrico residenziale: qualche mese fa vi avevamo parlato dell’innovativa batteria Powerwall di Tesla, capace di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli per poi veicolarla nel nostro sistema elettrico domestico al momento dell’utilizzo effettivo.

Le stime per il futuro

Ma qual è il futuro per il mercato dei sistemi domestici per l’accumulo energetico? Stando alle stime pubblicate da Navigant Research, il settore è in pieno fermento: i presupposti, dunque, lasciano presagire un buon livello di crescita per i prossimi anni. Nel dettaglio, dagli attuali 94 MW installati nel 2016, si dovrebbe arrivare a più di 3,7 GW nel 2025. Ad aiutare questa scalata della batterie domestiche sarà l’evoluzione parallela del settore delle automobili elettriche, la quale permetterà un progressivo abbassamento dei costi di produzione e quindi di vendita delle batterie al litio.

Il ruolo delle società energetiche

I vantaggi non sono solo per i cittadini, che con i sistemi di accumulo potranno aumentare la quota di elettricità autoconsumata. Anche le società energetiche potranno infatti gestire meglio i flussi di energia, grazie alla possibilità dei singoli impianti solari privati con accumulo di alleggerire i picchi di fabbisogno della rete. In questo modo, anziché investire su infrastrutture costose come per esempio nuove centrali termoelettriche, le società energetiche potrebbero puntare sulle smart grids e sulle utenze attive, le quali, munite di batterie per l’accumulo, sarebbero in grado di autoconsumare l’energia in eccesso prodotta dai propri pannelli fotovoltaici.

L’accumulo energetico a livello commerciale

Ad oggi, la convenienza di un sistema di accumulo energetico residenziale varia di paese in paese, a seconda degli incentivi e dei sussidi locali. Stesso discorso vale per le utenze commerciali: una ricerca di GTM Research ha voluto stimare la convenienza dell’accumulo elettrico negli Stati Uniti: il risultato è che tra tutti gli stati degli USA, per come stanno adesso le cose, solo in sette di essi lo storage autonomo sarebbe un buon affare per le aziende. Questo numero è però destinato a salire, grazie ai nuovi incentivi e al previsto calo dei prezzi delle batterie al litio.