architettura sostenibile a milano
Architettura sostenibile

Architettura sostenibile a Milano: la nuova sede del Gruppo Eni

Lo skyline di Milano si arricchirà di tre nuovi grattacieli. A distanza di sei anni dall’aggiudicazione della gara per la realizzazione della nuova sede direzionale del Gruppo energetico Eni e una serie di stop and go e aggiustamenti in corso d’opera, è arrivato il via libera ai lavori. Il progetto è importante e prevede lo sviluppo di un grande complesso di architettura sostenibile a Milano, precisamente del comune di San Donato, nell’area sud-est della città meneghina. La progettazione è stata affidata alla studio statunitense Morphosis Architects, che lavorerà insieme ai romani di Nemesi, mentre i lavori verranno realizzati dal colosso Salini Impregilo che si è aggiudicata un contratto da 171 milioni di euro.

Una nuova architettura sostenibile a Milano

Il nuovo polo si svilupperà su una superficie complessiva di 65mila mq dove sorgeranno tre uffici direzionali, un centro conferenze, uno spazio espositivo oltre a una mensa aziendale. Il grattacielo più alto che svetterà fra tutti sarà l’Icon Tower, un edificio di undici piani fuori terra che sarà in grado di ospitare circa 13000 postazioni lavorative. La struttura più grande, che occuperà complessivamente circa 24mila mq per un totale di nove piani, sarà invece la Landmark Tower. Al centro, sorgerà la Skygarden Tower, che rappresenterà l’edificio dell’accoglienza, all’interno del quale verrà realizzato anche il centro congressi.

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Obiettivo: Leed Gold

Parliamo di architettura sostenibile a Milano perché il maxi-progetto verrà realizzato rispettando degli standard stringenti di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Sebbene non siano stati ancora resi noti nel dettaglio gli interventi e le scelte progettuali e impiantistiche che determineranno l’efficienza e il basso impatto ambientale del complesso, sappiamo che, come hanno riferito da Salini Impregilo, verranno rispettati tutti i requisiti previsti dalla certificazione Leed con l’obiettivo di ottenere uno dei livelli più alti, il Gold.

Un concept ultra moderno che punterà sul vetro

Anche da un punto di vista progettuale non sono stati diffusi dati specifici sulle strutture che comporranno il polo della nuova architettura sostenibile a Milano ma alcuni render pubblicati dagli studi di architettura coinvolti ci danno un’idea di come probabilmente apparirà la nuova area. Gli edifici punteranno molto probabilmente su un concept ultra moderno e su un uso massiccio del vetro.

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I valori che guideranno il progetto

Ma le scelte saranno guidate da una serie di linee-guida che rappresentano i valori che vogliono essere rispettati e che saranno al centro del maxi-progetto di architettura sostenibile a Milano. A renderli noti e a spiegarli è lo studio Nemesi, che ha sintetizzato i principi in tre punti:

a) l’uomo e la comunità al centro: il progetto attribuisce un valore centrale all’idea di Civitas : il cuore simbolico e funzionale del nuovo Centro Direzionale è la piazza, luogo di incontro della Comunità Eni, attorno a cui si genera il nuovo Centro Direzionale.

b) democraticità e integrazione: dall’architettura tout cour all’architettura-paesaggio: le torri direzionali perdono la propria autoreferenzialità costruendo un’architettura a prevalente dimensione orizzontale, democratica, e strettamente integrata con il paesaggio. Con un’architettura stratificata e dinamica, il Centro racconta la ricchezza della stratificazione geologica e la composizione del suolo-paesaggio come fonte di energia e di vita.

c) ricerca e innovazione verso una nuova sostenibilità: il concept progettuale dà forma al processo Exploration and Production attraverso un’architettura metamorfica, un continuum fluido e dinamico, ricco di interconnessioni, simboleggiante la trasformazione della materia in energia.