Billions in Change
Bioenergie

Billions in Change: un’ora di pedalata, un giorno di elettricità

Metà del mondo senza energia elettrica

Immaginiamo un mondo in cui, quando scende la notte, il buio è totale: nessun lampione, nessuna abat-jour, nessuna torcia. Immaginiamo quindi una casa senza prese elettriche, ovvero l’impossibilità di possedere un cellulare, un computer, una televisione: ma neanche un frigorifero, un forno elettrico. Le abitazioni sarebbero riscaldate solamente da un forno a legna, o peggio ancora, a cherosene, e i fumi non farebbero altro che affliggere noi tutti con inevitabili malattie respiratorie. Durante l’inverno il freddo sarebbe totale, così come nelle estati più torride nessun climatizzatore potrebbe venire in nostro soccorso. Un vero incubo: ci dimentichiamo spesso, però, che metà della popolazione mondiale vive proprio in queste condizioni, con un accesso alla rete elettrica scostante o del tutto assente.

Energia gratuita e sostenibile

Come spiega l’imprenditore e filantropo Manoj Bhargava, a capo del progetto Billions in Change, le popolazioni più povere del mondo non potranno mai migliorare la loro situazione, almeno fino a quando esse non avranno un accesso diretto e costante all’energia elettrica. Senza energia, infatti, può esistere solo la miseria. La soluzione dunque sarebbe quella di portare l’elettricità in ogni singola casa del mondo, senza però la necessità di dover pagare bollette ogni mese. Di più: l’energia gratuita che potrebbe risollevare le sorti dei paesi meno sviluppati dovrebbe essere totalmente sostenibile e rispettosa dell’ambiente, e quindi senza alcun tipi dei emissioni. Per questo motivo la soluzione proposta da Billions in Change è l’Hans Free Electric bike.

Hans Free Electric bike

Non si tratta di una vera e propria bicicletta: l’Hans Free Electric bike è uno strumento dotato di una sedia e di pedali che permette a chiunque di generare la propria energia elettrica. È sufficiente pedalare per azionare il volano, il quale avvia un generatore che ricarica una batteria. Con una sola ora di esercizio, grazie a questa ibrido è possibile generare abbastanza energia da soddisfare i bisogni di un’abitazione rurale media. Grazie a l’Hans Free Electric bike non esistono allacciamenti, bollette, inquinamento, e nemmeno l’attesa del sole o del vento: in questo caso si parla veramente di energia on demand, disponibile ovunque e in qualsiasi momento. Un’idea davvero entusiasmante, che potrebbe davvero fare la differenza.

Per i poveri ma non solo

Lo scorso marzo Billions in Change ha spedito 25 Hans Free Electric bike in India, così da effettuare dei veri e propri test sul campo: a pedalare sono stati gli abitanti delle zone rurali della penisola indiana, per generare energia per abitazioni, scuole e cliniche ospedaliere. In questo modo i creatori della bicicletta hanno potuto capire quali miglioramenti possono essere portati al prototipo, e soprattutto quanto questo potrebbe cambiare completamente la vita delle persone. Ma questa invenzione non ha motivo di esistere solamente nelle aree più povere del mondo: pensiamo infatti ai disastri naturali che negli ultimi anni hanno colpito anche il mondo occidentale, lasciando senza energia milioni di persone. E, come ricorda Manoj Bhargava riferendosi a fenomeni estremi come l’uragano Katrina,

«se arriva un tale disastro nessuno vuole restare disconnesso, nessuno vuole restare al buio: la peggiore delle ipotesi è infatti restare al buio e senza cellulare».

Una bicicletta in casa capace di creare energia sarebbe, in questi casi, la soluzione perfetta.

Il progetto Billions in Change

Billions in Change è un movimento che si pone l’obiettivo di salvare il mondo attraverso lo sviluppo di soluzioni in grado di risolvere le più pressanti problematiche globali per quanto riguarda l’acqua, l’energia e la salute. Eliminare questi ostacoli significherebbe infatti cancellare la povertà dal mondo e, di conseguenza, migliorare la vita di tutti quanti, poveri e ricchi. L’entusiasmo di questo progetto è contagioso, anche per la filosofia semplicissima che lo anima: per cambiare il mondo bisogna partire risolvendo i bisogni più basici dell’uomo, eliminando la povertà attraverso l’apporto di acqua potabile, energia elettrica gratuita e rinnovabile e un sistema ospedaliero in grado di prevenire le malattie. Questo è quello che serve, e questo è quello che loro vogliono fare: la Hans Free Electric bike ne è un esempio lampante. «Siamo convinti che parlare del cambiamento cambi veramente poco la situazione» si legge sul sito dell’organizzazione

«la consapevolezza non ferma l’inquinamento, non aumenta il cibo e non cura le malattie. Queste cose, invece, fanno fatte. Ed è questa l’anima di Billions in Change, sviluppare e applicare soluzioni ai bisogni più elementari, così da creare un impatto positivo per miliardi di persone nel mondo intero».