Il buco nell'ozono visto dallo spazio (foto: www.21secolo.eu)
Cambiamento climatico

Il buco dell’ozono sta cambiando l’ecosistema

NON SOLO RAGGI ULTRAVIOLETTI. Si torna a parlare del buco dell’ozono. Se negli ultimi mesi nuove ricerche avevano avuto esiti incoraggianti, rivelando una cessazione dei livelli di crescita del fenomeno, una nuova indagine scientifica australiana punta nuovamente l’attenzione sulla pericolosità del buco dell’ozono. E non si parla degli ormai noti raggi ultravioletti, che giustamente spaventano l’umanità fin dal 1985, anno in cui il buco dell’ozono fu scoperto. Il team di ricerca australiano afferma infatti che il buco dell’ozono sopra al Polo Sud non solo rimane di dimensioni invariate, ma per di più sta sconvolgendo l’intero ecosistema del pianeta attraverso l’Antartide, il Sud America e la stessa Australia.

EVENTI METEOROLOGICI ESTREMI. Il team di ricerca è guidato da Sharon Robinson, dell’Università di Wollongong, e collabora con l’Oak Ridge National Laboratory del Tennessee. Dalle loro ricerche risulta che le radiazioni provenienti dal buco dell’ozono hanno un effetto molto più ampio di quanto si potesse pensare: secondo la dottoressa Robinson, che ha esposto il proprio studio sulla rivista Global Change Biology, «gli impatti sull’ecosistema osservati finora includono cambiamenti nei tassi di crescita degli alberi in Sud America e in Nuova Zelanda, una crescita ridotta del muschio antartico e mutamenti di biodiversità nei laghi antartici». Tutto questo si spiegherebbe attraverso il raffreddamento della stratosfera, la quale, non assorbendo più la luce ultravioletta, ridurrebbe la pressione atmosferica sopra il Polo Sud, raffreddando l’Antartide e causando eventi meteorologici sempre più estremi in Australia.