calendario LAV
Animali

Calendario LAV 2016: la meraviglia degli animali liberi

Tutti i mesi dell’anno nel calendario LAV

La LAV – Lega antivivisezione quest’anno ha voluto creare un calendario davvero speciale, il cui tema è “Liberi di essere selvaggi”. I dodici protagonisti del calendario LAV sono infatti gli animali ripresi nel loro ambiente naturale e, proprio per questo, ancor più meravigliosi. A curare l’opera il fotografo naturalista Simone Sbaraglia, il quale ha collaborato con alcuni dei più celebri professionisti del settore. Si parte a gennaio con la vipera del corno fotografata in Veneto da Samuel Pradetto, e a febbraio con il camoscio ritratto negli spazi dei quali è stato defraudato dall’uomo ripreso da Valter Binotto. Si passa a marzo con la veloce corsa della volpe in Abruzzo di Giulio Ielardi e ad aprile con il tritone della Lombardia di Marco Colombo, spostato suo malgrado in altri luoghi abitativi. A maggio c’è lo stambecco della Valle d’Aosta ritratto da Stefano Unterthiner, e a giugno gli storni fotografati in Toscana da Valter Bernardeschi. Protagonista di luglio il lupo dell’Abruzzo ripreso da Bruno D’Amicis, e ad agosto il barbagianni dell’Emilia Romagna di Stefano Baglioni, libero di poter nidificare in luoghi tranquilli e sicuri. A settembre il cervo sardo ripreso da Giuseppe Sedda, e a ottobre le cerve al pascolo in Friuli Venezia-Giulia di Luciano Gaudenzio. Infine, a novembre lo scoiattolo umbro di Maurizio Biancarelli, è libero di nutrirsi con le risorse del suo ambiente, e a dicembre il fringuello fotografato in Toscana da Luigi Piccirillo.

Stop alla caccia

Il messaggio di Lav è soprattutto la sensibilizzazione contro caccia, cementificazione e inquinamento che minacciano gravemente gli habitat di queste meravigliose creature, mettendo continuamente a rischio la loro sopravvivenza. Massimo Vitturi, responsabile del settore Animali Selvatici della Lav ha sottolineato che: «semplicemente sulla base dei calendari venatori con cui si stabiliscono le specie cacciabili, e contando la presenza dei cacciatori in un campione di quattro regioni – Veneto, Lombardia, Toscana e Sicilia – nel numero di 229.113 (in Italia sono circa 650.000), abbiamo stimato che nel corso delle 19 settimane aperte alle doppiette, con l’esclusione dei martedì e venerdì interdetti alla caccia, si potrebbero sterminare 163.762.034 animali. Sarebbe a dire 8.619.054 animali uccisi ogni settimana, 47 al secondo: una proiezione sconvolgente. Preservare le specie selvatiche e l’ambiente è un dovere prioritario che riguarda l’intero Pianeta».