Gli scaffali di un grande supermercato (foto: Wikimedia)
Benessere green

Cibo: italiani un po’ meno spreconi

La crisi e lo spreco alimentare

Sarà anche l’effetto della crisi, ma buona parte degli italiani sta dimostrando di aver imparato una buona lezione in fatto di spreco. Secondo un sondaggio effettuato dal Movimento Difesa del Cittadino intitolato E tu quanto sprechi a tavola?, in Italia otto consumatori su dieci dichiarano di non gettare mai o raramente del cibo in spazzatura. Con il portafoglio che piange si è così iniziato a porre più attenzione nella gestione della propria scorta alimentare, partendo ovviamente dal momento della spesa. Ma se in molti riescono a sprecare di meno, tra gli italiani restano tutt’oggi delle cattive abitudini.

76 chili di cibo buttato a testa

Secondo un’indagine Coldiretti, nel 2014 ogni italiano in media ha buttato nel bidone della spazzatura 76 chili di cibo. Tra gli alimenti che più spesso finiscono nel bidone dell’umido figurano frutta, verdura, pane e avanzi di cibo cotto. Se dunque l’80% degli italiani, secondo il Movimento Difesa del Cittadino, non cestina il cibo quasi mai, è il restante 20% a riempire i bidoni del quartiere. Secondo il sondaggio, questo spreco sarebbe da ricondurre a ‘pasti troppo abbondanti’ o, ancora peggio, a ‘cibi non graditi’.

Consigli utili

Dati alla mano, non si può fare altro che invitare i cittadini a sforzarsi maggiormente nel ridurre lo spreco alimentare. Come ha sottolineato Silvia Biasotto, responsabile del Movimento Difesa del Cittadino, «il vero problema dello spreco domestico (senza considerare le mense) deriva da cattive abitudini e dalla non conoscenza di alcune buone prassi, come quelle della conservazione del cibo». Resta dunque essenziale pianificare i consumi prima di fare la spesa, controllare la data di scadenza di ogni singolo prodotto e riutilizzare gli avanzi. Se dopo tutti questi sforzi ci ritroviamo con del cibo in più, ricordiamoci che esistono molti canali per fare della beneficenza con i nostri alimenti in eccesso.

Spreco alimentare e inquinamento

È poi da sottolineare che lo spreco alimentare non va solo contro il buon senso, l’etica e l’economia domestica. Il primo a perderci è l’ambiente: come ha più volte denunciato il WWF, infatti, l’impronta di carbonio del cibo buttato nella spazzatura è stimabile in 3,3 miliardi di anidride carbonica all’anno. Se invece si vuole tradurre questa cattiva abitudine in soldoni, basta pensare che il costo economico diretto dello spreco alimentare a livello mondiale dei soli prodotti agricoli si aggira intorno ai 750 miliardi di dollari, una cifra molto vicina al prodotto interno lordo della Svizzera.