cibo spazzatura più breve la vita dei sardi
Benessere green

Cibo spazzatura e i sardi non sono più centenari

Cambiamenti alimentari: ecco il cibo spazzatura e i sardi

Secondo i ricercatori che hanno stilato la classifica delle popolazioni più longeve al modo, la Sardegna si accaparra il secondo posto con 22 centenari su 100 mila abitanti, battuta solo da Okinawa. L’isola italiana è anche l’unica in cui maschi e femmine sono equamente rappresentanti tra gli ultracentenari, con un rapporto 1 a 2 rispetto a quello 1 a 6, sbilanciato a favore del sesso debole, del resto del mondo, e più del 30 % sono in perfetta salute sia mentalmente che fisicamente. Tutto ciò però, avverte la Coldiretti, potrebbe velocemente cambiare e nuovi dati segnalano già un’inversione di tendenza a causa di un nuovo modo di mangiare, dove i tradizionali cibi mediterranei sono stati sostituiti con quelli dei fast food. Da una recente analisi della Coldiretti presentata grazie a dati Istat e diffusa in occasione dell’Obesity day, l’Italia è la popolazione più magra d’Europa, ma non c’è da stare troppo tranquilli.

Tutto colpa del cibo spazzatura

L’Italia si è aggiudicata il primato di popolo più magro d’Europa grazie alla dieta mediterranea al cui merito va anche un altro record del Bel Paese, quello della longevità, con una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo. Questi dati però sono destinati a cambiare a causa del cibo spazzatura e degli stili alimentari sbagliati, soprattutto nelle giovani generazioni, dove già il 30,7 % di ragazzi italiani è in eccesso di peso e di questi il 10 % è addirittura obeso. Il direttore dell’organizzazione agricola sarda, Luca Saba spiega che: «bisogna investire sulle nostre produzioni agricole che anche la scienza ci conferma siano uno degli elisir della lunga vita, a cominciare dalle mense scolastiche, ospedaliere. In questo modo oltre la salute, tuteliamo l’economia interna comprando i prodotti dei nostri agricoltori e l’ambiente consumando prodotti a chilometro zero».