De@ Terra
Agricoltura

De@ Terra: quando l’agricoltura al femminile fa scuola!

Madre Natura, Terra Madre, e anche… De@ Terra!
Sono sempre frequenti nell’immaginario collettivo i richiami con la “femminilità” del lavoro della terra che da sempre è visto come qualcosa anche di ancestrale e il nome De@ Terra, forse deriva proprio da questa percezione. Lo scorso 18 dicembre a Roma si è tenuta la premiazione della sedicesima edizione del Premio De@ Terra. Il tema di quest’anno è stato: L’agricoltura che vince. Il premio è assegnato dal Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali e ha visto la partecipazione del Vice Ministro Andrea Olivero.

Nell’agricoltura un ruolo centrale e di primo piano per le donne

“Il premio De@Terra – ha sottolineato la presidente di Confagricoltura Donna Gabriella Poli – conferma la centralità delle donne in agricoltura e il loro ruolo cardine nell’innovazione. Sono  circa 500 mila, infatti, le imprese condotte da un’imprenditrice e, non solo hanno dimostrato di aver tenuto meglio la crisi, ma hanno innovato. E le imprese condotte dalle ‘under 35’ sono addirittura cresciute”.

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De@ Terra: ecco a voi le donne dell’anno!

Donne E @gricoltura – Territori E Risorse Rurali Agroambientali… per chi se lo stesse chiedendo ecco svelato il significato dell’acronimo De@ Terra.
Il riconoscimento è andato quest’anno alle sei imprenditrici agricole italiane che si sono particolarmente distinte per l’introduzione di aspetti innovativi nella conduzione della propria azienda ed è stato assegnato a (in rigoroso ordine di classifica), Petrini Francesca (Az. Agr. Fattoria Petrini – Monte San Vito, Ancona), Bischetti Martina (Az. Agr. Fabioland – Nerola, Roma) Mastrogiuseppe Annalisa (Az. Agr. Le Favole di Gaia – Pratola Peligna, L’Aquila) Migliaccio Immacolata (Soc. Agr. ABIM – Santa Maria Capua Vetere, Caserta), Gastaldi Elisa (Az. Agr Elilu – Castelnuovo Scrivia, Alessandria), Invidiata Grazia Sandra (Az. Agr. Invidiata Grazia – Collesano, Palermo)

Un premio… europeo

Le imprenditrici vincitrici del premio De@Terra 2017 riceveranno come premio, la possibilità di partecipare ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell’Unione europea, creando in questo modo i presupposti per lo sviluppo e il consolidamento di effettive opportunità di crescita imprenditoriale e di cooperazione comunitaria.

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Un olio contro l’osteoporosi

Francesca Petrini, della Fattoria omonima, produce a Monte San Vito in provincia di Ancona dell’olio extravergine d’oliva. La sua impresa conta 7 ettari e 15000 piante di olivo biologico di 7 diverse cultivar, tra cui l’autoctona Raggia. In azienda la Petrini – apprendiamo dal sito di Confagricultura – pratica l’intero controllo della filiera: dalla pianta al prodotto finito, passando dal frantoio aziendale. La grande innovazione dell’imprenditrice è Petrini Plus, l’olio che aiuta a prevenire l’osteoporosi. “L’idea che mi ha fatto vincere il premio mi è venuta in Giappone – ha spiegato – osservando la popolazione anziana e il loro stile di vita. Mi sono chiesta: cosa meglio di un alimento che usiamo quotidianamente come l’olio d’oliva, per veicolare sostanze da assumere quotidianamente come il calcio?”. Ed è nato così l’Olio Petrini Plus, un’innovazione da mettere a tavola per prevenire e vivere meglio.

Fare impresa con insetti e musica classica

Immacolata Migliaccio invece conduce a Nocelleto di Carinola un’azienda orticola biologica. L’imprenditrice, convinta sostenitrice della tutela della salute, dell’ambiente e della qualità della vita, protegge le colture con l’ausilio di insetti utili e scegliendo piante resistenti alle malattie. È coltivatrice custode di varietà antiche autoctone in via di estinzione, che produce secondo il metodo biologico. In azienda Immacolata usa la musica classica per creare un ambiente più confortevole per i lavoratori e perché le onde sonore stimolano le piante ad essere più vigorose.

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Sono donne, sono imprenditrici e fanno dell’agricoltura il loro business. Nelle loro visioni e nelle loro buone pratiche si nasconde il segreto di quell’Italia che non si lamenta e che guarda avanti con fiducia e passione.