Cambiamento climatico

Energia: UE, nuovo target rinnovabili fissato al 35%

I parlamentari europei spingono affinché l’Unione europea sia in prima linea contro i cambiamenti climatici. Novità importanti sono state introdotte per i target rinnovabili, l’efficienza energetica e per i “prosumer”, ovvero tutti quei soggetti che consumano e auto-producono energia. La Commissione ITRE, sezione del Parlamento che ha competenza su industria ed energia, ha rivisto al rialzo le misure introdotte dal “Pacchetto Energia pulita per tutti”  che introduceva target rinnovabili fissati al 27% e riduzione dei consumi energetici al 30% entro il 2030. Secondo la Commissione ITRE questi obiettivi sono troppo bassi considerando i costi energetici attuali e i progressi tecnologici in ambito rinnovabile. Alla luce di queste considerazioni, i deputati hanno rivisto al rialzo i target e sono certi che non ci sia il rischio di fallire. Aumentare la percentuale di produzione di energia da fonti rinnovabili, secondo la Commissione ITRE, significherebbe garantire un ambiente più pulito per tutti i cittadini europei e costi energetici ancora più bassi.

rinnovabili (fonte: Timesofindia.indiatimes.com)

35% target rinnovabili e 40% di efficienza energetica

Gli eurodeputati hanno rivisto verso l’alto le percentuali proposte dalla UE, introducendo per la prima volta il carattere vincolante per il raggiungimento del 40% sull’efficienza energetica. Ogni singolo paese dovrà quindi fissare i propri obiettivi di efficienza energetica necessari a raggiungere l’obiettivo comunitario individuato intervenendo su tutta la filiera energetica: generazione, trasporto e distribuzione. Gli stessi deputati ITRE hanno fissato il target rinnovabili al 35% entro il 2030; entro quella data anche nel settore dei trasporti almeno il 12% dell’energia consumata in ogni Stato membro deve derivare da fonti rinnovabili come fotovoltaico ed eolico.
Sarà compito di ogni Stato individuare tutte le misure e le risorse necessarie a garantire l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili; tali misure dovranno essere stabilite sin da subito, dovranno essere chiare e non soggette a molte variazioni nel tempo. Solo in questo modo si potrà garantire il raggiungimento dei target rinnovabili fissati. Grande apprezzamento è arrivato dagli stakeholders coinvolti nel mondo delle rinnovabili, Wendel Trio, direttore della sede europea del Climate Action Network, afferma: ”Rivedendo al rialzo gli obiettivi per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, i deputati hanno ribadito il loro impegno e la volontà di mantenere le promesse fatte durante l’Accordo di Parigi. Un segnale forte rivolto agli Stati membri che invita ad aumentare le percentuali di energia pulita. L’energia green non è mai costata così poco, condizioni economiche simili dovrebbero indurre l’UE ad adottare per il futuro obiettivi ancora più ambiziosi, ci si potrebbe spingere anche al 45%.

Semplificazioni in vista anche per  “prosumer” e comunità energetiche

I deputati europei hanno introdotto importanti novità a livello legislativo per i consumatori che producono energia, i prosumer. Le semplificazioni proposte hanno il compito di chiarire alcune procedure ancora poco chiare, in modo da dare la possibilità agli stessi prosumer di contribuire attivamente al raggiungimento dei target rinnovabili europei. In particolare si è intervenuti sulla possibilità di installare sistemi di stoccaggio dell’energia senza pagare spese, tasse o imposte aggiuntive. Inoltre i deputati hanno chiesto agli Stati membri di analizzare le problematiche che ostacolano la diffusione dei prosumer, incentivando e promuovendo l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili. Particolare attenzione è posta anche sul delicato ruolo delle cooperative energetiche, vere e proprie comunità che decidono di installare impianti per la produzione di energia pulita: fotovoltaico, idroelettrico, eolico sia in forma singola che in maniera congiunta. Gli eurodeputati hanno chiesto espressamente agli Stati membri di garantire ai consumatori e alle famiglie di poter accedere a queste comunità che producono energia rinnovabile senza essere soggette a particolari procedure o condizioni.
Secondo il Parlamento europeo, la produzione di energia da fonti rinnovabili in UE nel 2015 si è attestata al 16,7% con alcuni paesi, come la Svezia, che spicca per il target rinnovabili raggiunto, pari al 53,9%. Un Paese da imitare se vogliamo contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati; solo puntando sull’energia pulita potremo lasciarci alle spalle l’età del carbone e rendere l’UE un paese migliore dove vivere.