impianto solare a forma di panda
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Rinnovabili curiose: in Cina costruito un impianto solare a forma di panda

E se proprio una forma doveva assumere, quale avrebbe potuto scegliere l’impianto fotovoltaico più simpatico del mondo, se realizzato in Cina? Ma ovviamente quella di un panda gigante. Proprio così, in Cina da alcuni giorni è attivo un grande impianto solare a forma di panda, che non a caso da anni – anche grazie al WWF – è il simbolo non solo della Cina, ma anche dell’ambientalismo e della protezione della natura. Dunque il nuovo impianto fotovoltaico non sarà solo grande, non sarà solo efficiente, ma sarà anche bello da vedere e divertente da scoprire, così da attirare l’attenzione di molti, anche e soprattutto dei più giovani. Lo scopo principale del costruire un impianto solare a forma di panda, del resto, è stato proprio quello di sensibilizzare le nuove generazioni, le quali dovranno davvero imparare a pensare solo ed unicamente ad un mondo alimentato da energie rinnovabili.

impianto solare a forma di panda

Celle solari di silicio monocristallino e celle a film sottile

Power Plant Panda: così si chiama l’impianto solare a forma di panda che è stato costruito nei pressi di Datong. Realizzato dalla società Panda Green Energy, può contare su una capacità di 100MW, e di questi 50 MW sono già stati connessi alla rete elettrica. Ma come è stato possibile donare ad un impianto fotovoltaico le fattezze tipiche del mammifero orientale? Tutto è stato realizzato grazie all’accostamento sagace di due tipi di pannelli fotovoltaici. I primi, quelli neri, sono costituiti da celle solari di silicio monocristallino realizzate dalla società cinese Xi’an Longi Silicon Materials Corp, e grazie alla loro tonalità sono stati utilizzati per disegnare le braccia, le gambe, le orecchie e i tratti distintivi del muso. Il resto dell’impianto solare a forma di panda è invece costituito da delle celle solari a film sottile fornite dalla società statunitense First Solar. In questo modo, dunque, sono state coniugate due differenti tecnologie del fotovoltaico per realizzare un unico impianto.

Il programma Belt and Road e l’impianto solare a forma di panda

Ma dietro alla realizzazione del singolare impianto solare a forma di panda non c’è solamente la società Panda Green Energy. Il progetto complessivo è infatti il frutto di un accordo tra il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e il China Merchants New Energy (CMNE) teso a sostenere la diffusione delle rinnovabili. Nello specifico, dopo essere stato lanciato nel 2016, il progetto dell’impianto solare a forma di panda è stato inserito nella più ampio programma ‘Belt and Road’, frutto dell’intesa tra il governo cinese e le Nazioni Unite. L’obiettivo, come anticipato, è dunque duplice: questo stesso impianto fotovoltaico non solo produce energia rinnovabile, ma ne diventa un vero e proprio testimonial, così da sensibilizzare sempre di più l’opinione pubblica. La stesso impianto, una volta entrato totalmente in funzione, finirà infatti per ospitare anche un apposito laboratorio educativo per illustrare a gruppo di studenti l’affascinante funzionamento dei pannelli fotovoltaici.

Il primo di tanti

L’impianto solare a forma di panda di Datong dovrebbe produrre circa 3.2 miliardi di kWh di elettricità sostenibile e rinnovabile nei prossimi 25 anni. Ragionando in termini di combustibili fossili, tale apporto energetico è l’equivalente di quanto si sarebbe potuto produrre sfruttando più di 1000 milioni di tonnellate di carbone, con tutto l’inquinamento che ne sarebbe derivato (circa 2,74 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica). E questo impianto solare a forma di Panda sarà solo il primo di tanti: il “Panda 100 Program” è infatti volto a costruire tanti altri impianti fotovoltaici testimonial dell’energia green, con le fattezze dei panda ma non solo. Ogni luogo, in questo senso, potrebbe quindi vantare il proprio personale impianto fotovoltaico, a forma di rinoceronte, di elefante, di koala… quale sarebbe l’equivalente italiano?