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Inquinamento

Inquinamento dell’aria: in India oltre un milione di vittime all’anno

Sono degli ultimi mesi le notizie poco confortanti, divulgate dall’Agenzia Europea per l’Ambiente sullo stato di salubrità dell’aria del vecchio continente. In Asia, però, la situazione è certamente più grave.

L’India in quest’ultimi giorni è al centro dell’attenzione per alcuni dati pubblicati dallo studio condotto dall’Health effects institute e dall’Institute for health metrics and evaluation, che attribuisce al paese il livello di concentrazione di pm2.5, le particelle sottili di particolato disperse nell’aria, più alte al mondo.

Deregolamentazione in campo ambientale, uno sviluppo poco controllato dell’industria e una carenza di investimenti in nuove tecnologie green, per mancanza di fondi e talvolta di volontà da parte dei governi, sono tra le cause principali riconducibili al fenomeno.

A differenza della vicina Cina, che ha stabilizzato il numero delle morti dal 2005 ad oggi grazie alle misure anti-inquinamento, in India il numero è aumentato costantemente negli ultimi dieci anni, dalle 737.400 vittime all’anno del 1990 a 1,09 milioni nel 2015.

Cambia anche l’approccio dei due paesi al tema: in Cina, secondo Greenpeace, sono attive 1.500 stazioni per il controllo dell’aria, mentre in India ne troviamo solo 39.

Quali sono gli elementi che provocano l’inquinamento dell’aria

Sono cinque gli elementi individuabili come i principali responsabili dell’inquinamento dell’aria.

  • il biossido di azoto, creato con la combustione di fonti fossili, principalmente proveniente dalle industrie
  • il biossido di nitrogeno, generato invece dai gas di scarico delle macchine o dai fornelli alimentati a gas
  • l’ozono (negli strati più bassi dell’atmosfera), gas serra che trattiene l’energia proveniente dal sole
  • il particolato, prodotto dal traffico cittadino e dai tubi di scappamento delle auto
  • e i metalli, inclusi il mercurio e l’arsenico, provenienti dalle industrie siderurgiche o dalle aziende che bruciano il legno per smaltirlo

I rischi per la salute umana

Asma, malattie cardiache, danni al feto per le donne in gravidanza e l’insorgenza del diabete, sono solo alcune delle patologie che sono state associate all’inquinamento atmosferico. Secondo uno studio del 2015 pubblicato sulla rivista Nature, la cattiva qualità dell’aria causata dallo smog delle auto ma anche dalle emissioni delle ciminiere delle industrie causerebbe più morti premature di Aids e malaria assieme. Il biossido di azoto prodotto dal particolato da traffico stradale, e il biossido di zolfo, proveniente invece dalla combustione di fonti fossili sono stati direttamente collegati all’insorgenza di malattie come asma e diabete di tipo due.

I primi organi ad essere colpiti dall’inquinamento dell’aria sono i polmoni. Le sostanze nocive presenti nell’atmosfera non permettono infatti la crescita corretta del polmone nei bambini, mentre negli adulti accelerano il declino della funzione polmonare. Cervello, pancreas e cuore sono gli altri organi minacciati. Nel caso del cuore, in particolare, l’inquinamento viene indicato come causa dello sviluppo di malattie cardiovascolari, tra cui anche ictus e aterosclerosi.

Gli organi colpiti dall’inquinamento. Infografica da www.theguardian.com

Le immagini dalle mappe interattive

La mappa interattiva AirVisual, grazie a oltre nove mila stazioni di controllo dell’aria sparse in tutto il mondo,  permette di sapere il livello di salubrità dell’atmosfera, basandosi sull’unità di misura Air Quality Index, utilizzata dall’Environmental Protection Agency, l’ente pubblico statunitense per la protezione dell’ambiente. Esistono sei livelli con cui, attraverso un colore, viene indicato il grado di inquinamento: verde, “buono”, indica che la qualità dell’aria non è un rischio per la salute; giallo, “moderato”, sono presenti degli inquinanti, ma in maniera discreta, non comportano danni alla salute se non a individui particolarmente sensibili; arancione, “non salutare per gruppi sensibili”,  si suggerisce a bambini e anziani potenzialmente sensibili al problema di evitare l’esposizione prolungata a quel tipo di aria; rosso, “malsano”, tutti gli individui possono ammalarsi a causa del livello di inquinamento; viola, “molto malsano”, probabilità per l’intera popolazione di contrarre una malattia; bordeaux, “azzardato”, altissima probabilità di malattie, sconsigliato a chiunque l’esposizione.

Leggendo la mappa, si può notare come nella penisola il livello di inquinamento tocchi due picchi negativi, a Nord-Est nella zona di Calcutta e a Mumbai sulla costa centro orientale, mentre sia più contenuto nella parte centrale e nella parte settentrionale dove si trova la catena montuosa dell’Himalaya.