Irlanda bandisce il fracking
Inquinamento

Se l’Irlanda bandisce il fracking

Di fracking o fratturazione idraulica abbiamo parlato spesso su green.it dando diverse interpretazioni e tenendovi aggiornati sugli ultimi sviluppi. Recentemente si è tornati a parlare di questa particolare tecnica perché, a quanto pare, l’Irlanda intende bandire il fracking.

Che cos’è il Fracking?

In maniera molto semplice e sicuramente poco tecnica, possiamo definire il Fracking, o la fratturazione idraulica come un metodo di “attacco” a un corpo solido roccioso che utilizza la pressione di un fluido, generalmente si tratta dell’acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso sotterraneo. L’acqua, insieme alla sabbia e ad altre sostanze chimiche vengono iniettate nella roccia ad alta pressione permettendo in questo modo al gas di scorrere verso la parte alta del pozzo ed essere estratto. Il processo può essere eseguito verticalmente o, più comunemente, perforando orizzontalmente lo strato di roccia. Il termine fracking si riferisce a come la roccia viene fratturata e separata dalla miscela attraverso una manovra di alta pressione.

Irlanda bandisce il fracking

Perché si tratta di una procedura controversa?

L’ampio uso di questo processo, soprattutto negli Stati Uniti, dove ha rivoluzionato l’industria energetica, ha causato molte preoccupazioni, soprattutto legate all’ambiente. 
Il fracking utilizza infatti enormi quantità di acqua, che deve essere trasportata fino al sito e che poi non può essere in alcun modo recuperata. Tutto questo comporta, come è facile intuire, significativi costi ambientali.
Gli ambientalisti sostengono che i prodotti chimici potenzialmente cancerogeni utilizzati possono sfuggire e contaminare le acque sotterranee e i terreni intorno al sito di lavoro, mentre secondo gli addetti ai lavori è necessario precisare che tutti gli incidenti (che è innegabile, ci sono stati) che hanno causato perdite e inquinamento sono i risultati di cattiva gestione del know how, che tradotto significa errori causati dalla mala gestione dell’impresa titolare dei lavoro,. Non si tratterebbe quindi, a loro dire, di una tecnica di per se rischiosa. Non c’è poi una diretta correlazione, ma spesso sono stati accostati i processi di fracking a dei piccoli terremoti.

Irlanda bandisce il fracking

Se l’Irlanda bandisce il Fracking

L’Irlanda bandisce il fracking ed entra a far parte di un ristretto gruppo di nazioni che già hanno preso questa decisione. Ci sono infatti la Francia, la Germania e la Bulgaria.
La Seanad Éireann, la camera alta dell’Oireachtas (il Parlamento) della Repubblica d’Irlanda, ha approvato a fine giugno la legge che proibisce questa pratica. Ora, per rendere tutto ufficiale e definitivo, manca soltanto la firma del Presidente.

Una contraddizione da abbattere

L’Irlanda bandisce il Fracking anche grazie al lavoro di un senatore del Green Party, Grace O’Sullivan, che ha presentato un emendamento, con il quale chiedeva al governo di rifiutare nuove licenze o di non rinnovare le licenze per esplorazione di terreni e fondali per l’estrazione di petrolio o gas attraverso la tecnica del Fracking. Si trattava a suo modo di vedere di una contraddizione. Da una parte, infatti lo Stato firmava degli accordi internazionali per ridurre le emissioni di gas serra, ma allo stesso tempo concedeva licenze per l’esplorazione di petrolio, gas e carbone che aumentano le temperature globali.

Irlanda bandisce il fracking

Una legge a tutela di un’intera nazione

Questa legge tutela la nazione; in particolare l’Occidente e il Nord Ovest dell’Irlanda verranno salvaguardate dagli effetti negativi del fracking. Contee come Leitrim, Roscommon, Donegal, Cavan e Monaghan non dovranno ritrovarsi ad affrontare gli effetti negativi di questa pratica come è accaduto in alcune cittadine degli Stati Uniti.

Esulta sui suoi canali social anche il deputato McLoughlin tra i primi sostenitori della legge.

Quale situazione nel resto d’europa

Se l’irlanda bandisce il fracking gli altri stati non stanno di certo a guardare. Di Francia e Germania vi abbiamo già detto. In uno dei documenti più recenti che è possibile trovare online, redatto da rivista natura [] è possibile leggere che

Ambientalisti e cittadini europei hanno chiesto lo stop del fracking. In Francia, il Paese che forse avrebbe in Europa le maggiori potenzialità di sfruttamento, è stata decisa una moratoria sul fracking.
Germania, Bulgaria, Repubblica Ceca e altri Paesi hanno seguito l’esempio della Francia. In Polonia, invece, è ancora permesso. Ma anche in molti Paesi dove non è formalmente vietato, come nel Regno Unito e in Spagna, sono stati istituiti divieti.

E poi ancora

Nei Paesi dell’Est Europa, come in Polonia e in Romania, dove viene praticato il fracking i risultati non sono però soddisfacenti. I giacimenti non danno i risultati sperati e gli investitori si defilano. Anche le proteste locali delle popolazioni limitano la ricerca di nuovi giacimenti. Il colosso americano Chevron ha interrotto le sue trivellazioni in Romania. Norvegia e Svezia hanno deciso che lo sfruttamento dei propri giacimenti di shale gas non è economicamente vantaggioso. Alla fine, un’Europa senza fracking potrebbe diventare realtà non solo grazie agli ambientalisti, ma per un semplice calcolo dei costi/benefici.

Pare che la “letteratura” sul Fracking non sia ancora così tanta da poter prendere con la massima certezza una posizione piuttosto che un’altra. Certo è che anche approssimativamente è facile pensare che i rischi diretti e indiretti dell’operazione siano più alti dei benefici.