La mappa della cementificazione in Italia
Italia

Ispra: le coste italiane sono mangiate dal cemento

UN QUINTO DELLE COSTE CEMENTIFICATO. Volendo trasferire questi orrori in un unica regione, è un po’ come se l’intera costa della Sardegna fosse eliminata da un enorme colata di cemento: quasi il 20% della ammiratissima fascia costiera italiana, che nel complesso misura più di 500 chilometri quadrati, è infatti stato perso completamente. Queste impetuose cifre arrivano dalla nuova mappatura effettuata dall’Ispra nell’annuale Rapporto sul consumo del suolo.

ZONE PROTETTE E A RISCHIO IDRAULICO. Grazie alla cartografia ad altissima risoluzione ed ai nuovi dati a disposizione relativi a regioni, province e comuni, l’analisi presentata dall’Ispra è quanto mai dettagliata. Ma proprio la precisione e la completezza di questo studio rendono il risultato ancora più tragico: il 19,4% del suolo compreso nei 300 metri di distanza dalla costa è stato infatti impermeabilizzato dalla cementificazione. Ma non sono solo le coste italiane a vedersela brutta. Anche le aree protette devono affrontare perdite considerevoli, contando che ben 34mila ettari sono stati completamente spazzati via. E se si pensa che il cemento non possa aver fatto di peggio, purtroppo si è in errore: stando alla mappatura dell’Ispra, infatti, anche il 2% delle zone considerate non consumabili, come montagne a pendenza elevata e zone umide, è stato impermeabilizzato. E questi non sono solamente gli effetti dell’urbanizzazione sfrenata del passato, ma anche delle opere realizzate in tempi recenti. Anche nel 2014 l’Italia ha infatti perso terreno, portando al 7% la percentuale di suolo direttamente impermeabilizzato, cifra astronomicamente più alta di quella calcolata negli anni Cinquanta (in cui il suolo impermeabilizzato era il 158% in meno).