Bioenergie

Italia è il terzo produttore di biogas dopo Germania e Cina

Come si produce biogas

Buone notizie per il biogas in Italia, dopo Germania e Cina il Bel Paese, in appena cinque anni d’impegno, si aggiudica la medaglia di bronzo nel campo della produzione. Sono state ottocento le imprese agricole che hanno realizzato impianti per la digestione dei prodotti agricoli di scarto, ottenendo in tal modo energia pulita e recuperando materiali di scarto. Il biogas, infatti, si ricava utilizzando tutti quei residui che normalmente verrebbero buttati, sia negli allevamenti che nella produzione alimentare, come avanzi di frutta e verdura, resti della lavorazione di carne ecc. Gli elementi di scarto vengono trattati tramite la fermentazione anaerobica all’interno di un fermentatore a tenuta stagna che trasforma i materiali organici in biogas, utilizzando un processo biologico complesso a circa 38-55 °C. È importante sottolineare che il biogas è ecologico e non influisce in alcun modo sulla quantità delle emissioni di CO2.

Ecologia e lavoro

Le imprese che adottano questo tipo di tecnologia sono concentrate quasi tutte al Nord tra Piemonte, Lombardia e Veneto, mentre in Sicilia sono presenti appena due impianti. Secondo Piero Gattoni, presidente del CIB: «per nutrire il pianeta occorre nutrire al meglio la terra. Il biogas produce non solo energia elettrica rinnovabile, ma anche un biofertilizzante in grado di rendere la terra fertile e ricca di nutrienti. La nostra sfida è sviluppare soluzioni agronomiche e tecnologiche per consentire all’agricoltura italiana di produrre di più e in modo più sostenibile». Il settore del biogas inoltre ha creato negli ultimi cinque anni, circa 12.500 nuovi posti di lavoro, con un investimenti nel settore pari a 4,5 miliardi di euro. Grazie a queste risorse, oggi il biogas produce il 10% dell’energia elettrica ricavata da fonti rinnovabili in Italia, per un totale di 2 miliardi di metri cubi di gas naturale.