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Benessere green

Jackfruit: il frutto che può sconfiggere la fame nel mondo

Ti presento il jackfruit

Pensiamo ad una specie di ananas, che però arriva a pesare fino a 30 chili e che fresco sa di mela, mentre cotto si avvicina al sapore della porchetta. Parliamo del jackfruit, un frutto piuttosto bizzarro e quasi sconosciuto nei mercati europei, dove viene spesso indicato come jako o giaca. Il suo nome scientifico è Artocarpus heterophyllus ed è originario delle pendici meridionali dell’Himalaya, ovvero dell’India. Ma perché parlare proprio di questo originale vegetale? Beh, prima di tutto proprio per la sua singolarità; poi, anche per il fatto che alcuni studiosi lo hanno indicato come uno degli alimenti che potrebbero sconfiggere la fame nel mondo.

Dall’Himalaya al Brasile

In natura non esistono frutti più grandi e pesanti: si dice che possano raggiungere persino mezzo metro di lunghezza. I jackfruit sono ricoperti da una buccia protettiva piena di punte acuminate, mentre all’interno ci sono numerosi semi edibili ricoperti da una fibrosa polpa gialla, la quale ricorda l’ananas, il mango e la mela. È diffuso in tutto il sud-est asiatico, nella costa settentrionale australiana, in quella atlantica del Brasile e in altre regioni tropicali.

Un vero e proprio super-alimento

Il jackfruit è a tutti gli effetti un super-alimento: nella polpa si trovano grandi quantità di calorie, a fronte di una ridotta quantità di grassi. Oltre a questo, è ricca di vitamina C, B6 e B1, di potassio, di calcio e di ferro. Proprio grazie a queste caratteristiche, come sottolineato da Shyamala Reddy, biotecnologa all’Università di scienze agrarie di Bangalore, «mangiando da dieci a dodici arilli (ovvero la polpa che avvolge i semi) di giaca al giorno, non si ha bisogno di altri alimenti per mezza giornata». Dunque questo frutto è buono, è salutare, e sazia quanto basta. Ma non è tutto qui: è anche estremamente facile da coltivare ed è particolarmente resistente alle malattie, ai parassiti e alla siccità, fattori che ne fanno la pianta da frutto perfetta per contrastare le carestie provocate dai cambiamenti climatici, soprattutto nei paesi del terzo mondo.

Farina di giaca

Ma proprio per la sua intrinseca semplicità, nel suo paese natale questo frutto non gode di grande rispetto: in India, infatti, viene tutt’oggi considerato come un frutto tipico della povera gente. Di tutt’altro avviso sono i consumatori del Vietnam e dello Sri Lanka, i quali oltre a mangiare tonnellate di jackfruit fresco, lo utilizzano anche per la produzione di pasta, di farina e persino di gelato. Insomma, se bisogna puntare su delle specifiche colture per sconfiggere la fame, meglio scostare per un po’ lo sguardo da riso, mais e grano – sempre meno produttivi per via dei cambiamenti climatici – e lasciarsi tentare da questo originale e grandissimo – è proprio il caso di dirlo – frutto esotico.