nuova batteria elettrica
Auto elettriche

La nuova batteria elettrica di Toshiba per automobili si ricarica in soli 6 minuti

In effetti ha molto senso: non sarebbe forse normale pensare che la nuova batteria elettrica per automobili, quella che veramente potrebbe consentire il sorpasso in termini di autonomia, venisse costruita da uno dei colossi del settore informatico? Prima dell’onda lunga della mobilità elettrica, infatti, i produttori maggiormente interessati all’efficienza delle batterie erano proprio quelli di notebook, che per anni hanno fatto a gara proprio per garantire un’autonomia più duratura. Si dà il caso che il marchio giapponese Toshiba sia stato il primo in assoluto a portare sul mercato i notebook, nel 1985. Ad oggi, inoltre, l’azienda nipponica è il terzo produttore di computer portatili al mondo. Non deve dunque stupire che una nuova batteria elettrica estremamente promettente sia uscita proprio dai suoi laboratori.

La situazione attuale

Lo scenario attuale delle batterie della automobili elettriche lo conosciamo pressapoco tutti: le batterie agli ioni di litio la fanno da padrone, anzi, sembrano rappresentare l’unica opzione possibile. Eppure la soddisfazione non è ancora massima, anzi: nella maggior parte dei casi l’autonomia dei veicoli a zero emissioni lascia un po’ a desiderare e, come abbiamo spiegato in un altro post, i lunghi tempi di ricarica non incentivano certo la crescita del mercato. Certamente sono stati fatti dei grandi passi avanti, e dispositivi come i Supercharger di Tesla permettono di rabboccare i propri veicoli senza dovere attendere delle eternità… ma ancora non è abbastanza.

La nuova batteria elettrica proposta da Toshiba

In questo panorama si inserisce dunque Toshiba, presentando una nuova batteria elettrica che, se confermata anche alla prova del mercato, potrebbe davvero costituire una rivoluzione ad ampio raggio. Già nel 2008 il brand giapponese aveva presentato la tecnologia SciB, che garantiva una lunga durata, unita ad un livello di sicurezza molto accentuato. Ma in questo decennio i ricercatori del brand non si sono certo fermati: la ricerca e lo sviluppo intorno alla nuova batteria è anzi proseguita inseguendo delle performance di tutt’altro stampo, studiando a questo scopo delle soluzioni diverse da quelle proposte dalla concorrenza. Il risultato è per l’appunto una nuova batteria elettrica la quale, stando alle dichiarazioni ufficiali di Toshiba, potrebbe garantire un’autonomia di 320 chilometri in soli 6 minuti di ricarica.

nuova batteria elettrica

Abbandonati gli ioni di litio

Questo risultato encomiabile nei tempi di ricarica sarebbe da ricondurre ad un diverso tipo di materiale utilizzato per la realizzazione della nuova batteria elettrica, sostituendo gli ioni di litio con dell’ossido di titanio e niobo. La differenza in termini di performance dovrebbe essere incredibile: si parla infatti di una capacità doppia rispetto ad una normale batteria agli ioni di litio, e anche di una vita più lunga. Stando ai test fatti da Toshiba, queste batterie dovrebbero mantenere il 90% della loro capacità anche dopo 5.000 cicli di ricarica.

Il progetto di Samsung

Ovviamente questa nuova tecnologia lascia aperti molti dubbi. Quale tipo di caricatore servirà per questa nuova batteria elettrica? Il Supercharger della Tesla, che può vantare 135 kW ed è pensato per le batterie da 85 kWh della Model S, sarà sufficiente? O per essere ricaricate in soli 6 minuti le batterie della Toshiba richiederanno una nuova classe di dispositivi? Va sottolineato, poi, che il marchio giapponese non è l’unico colosso dell’informatica ad essere sceso in campo per la realizzazione della batteria perfetta: Samsung ha infatti puntato tutto sull’autonomia, costruendo delle batterie che garantirebbero un’autonomia tra i 600 e i 700 chilometri. A quanto pare, dunque, l’immediato futuro riserva molte novità per quanto riguarda le automobili elettriche e le loro batterie. Se le performance dei veicoli a zero emissioni hanno già in molti casi sorpassato quelle delle automobili a combustione, del resto, qualche in passo in più nel campo della ricarica non potrà che decretare la fine dell’epoca di diesel e di benzina.