L'alveare che dice sì
Benessere green

L’alveare che dice sì: nasce a Torino un nuovo modo di fare la spesa

KM0 A PORTATA DI CLICK. Dopo il successo ottenuto in Francia con La Ruche qui dit Oui! arriva anche in Italia l’iniziativa che sostiene il consumo di prodotti locali di alta qualità sfruttando il supporto della tecnologia per ottimizzare i tempi di acquisto, creare un impatto economico positivo sul territorio e una comunità di consumatori affiatata. Il meccanismo è semplice ma allo stesso tempo innovativo. I consumatori interessati possono registrarsi sul sito www.alvearechedicesi.it per fare la spesa online e acquistare i prodotti messi in vendita dai produttori locali che fanno parte del network. Frutta, verdura, carne, miele, formaggi, vino e molto altro: una volta a settimana viene organizzata la distribuzione nell’alveare di zona, un bar, un ristorante o un’associazione del territorio che mette a disposizione i propri spazi.

UN NETWORK DI RELAZIONI. Il momento del ritiro della spesa è anche un’occasione di relazione, contatto e convivialità: è qui che i produttori possono far conoscere il loro lavoro e la loro realtà. Il gestore dell’Alveare si occupa non solo di pianificare la consegna dei prodotti ma organizza eventi, aperitivi e visite guidate nelle aziende agricole dei produttori per creare un vero network di relazione e conoscenza diretta. L’83,3% del ricavato finisce ai produttori, mentre il restante 16,7% viene utilizzato per retribuire il responsabile dell’Alveare e far fronte alle spese per l’assistenza tecnica commerciale.

L’ALVEARE SOCIAL. A Torino esistono già più di 10 Alveari, 70 produttori e 800 consumatori iscritti al servizio. Tutti loro possono consultarsi e scambiarsi opinioni e idee anche attraverso un blog, una pagina Facebook e un canale Twitter dedicati. “Abbiamo ricevuto numerose richieste di adesione, anche da parte di produttori interessati da tutta Italia. Questo ci sprona a continuare in questa direzione con l’obiettivo di esportare quanto prima il nostro progetto al di fuori del Piemonte. Quello che lo rende un progetto innovativo è l’unione della rete, dei social con il territorio, i suoi prodotti e i suoi cittadini. L’aspetto sociale è l’elemento che fa la differenza: conoscersi, condividere esperienze per capire il lavoro dei produttori e le esigenze di chi acquista” ha dichiarato il team di sviluppo italiano.

UN PROGETTO EUROPEO. Il progetto è nato in Francia nel 2011 e in breve tempo si è trasformato nel movimento europeo The Food Assembly, arrivando in Germania, Inghilterra e Spagna. Oggi sono più di 800 gli Alveari, per un giro d’affari superiore ai 9 milioni di euro .

Ecco il video che presenta il progetto: