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Solare

Le birre adesso si fanno con il sole

Birra e sostenibilità

Negli ultimi anni il mondo della birra è stato particolarmente attivo nel perseguire la sostenibilità ambientale: abbiamo già parlato di birre fatte con la nebbia, di imballaggi ecologici ed edibili per lattine di birra, e persino di un tessuto nato dalla fermentazione della birra. Tutte iniziative originali ed encomiabili che però, proprio per la loro audacia e peculiarità, rischiano di fare ben pochi proseliti. Oggi, invece, presentiamo la via scelta dal famoso marchio Heineken, che nel 2010 lanciò il proprio piano di sostenibilità decennale, denominato ‘Brewing a Better World‘. E questo, è il caso di dirlo, sarà sicuramente un esempio che farà scuola.

Moretti Baffo d’Oro, ma non solo

L’azienda olandese è molto conosciuta in Italia: oltre ad essere infatti presente con le birre del proprio marchio, l’Heineken produce e distribuisce birre come la Moretti, l’Ichnusa, l’Amstel e la Desperados, solo per citarne alcune. L’obiettivo di ‘Brewing a Better World’ è quello di ridurre i consumi idrici, tagliare le emissioni di anidride carbonica e utilizzare solamente energia proveniente da fonti rinnovabili. L’anno scorso, in occasione dell’Expo 2015, Heineken ha presentato la prima birra italiana fatta con il sole, ovvero la Moretti Baffo d’Oro: per la produzione di questo fermentato di luppolo e malto, infatti, si utilizza unicamente l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici dei birrifici di Comun Nuovo e di Massafra. Questi impianti, installati nel 2012, producono complessivamente 2,5 GWh di energia pulita all’anno, così da ridurre annualmente di 1.000 tonnellate circa le emissioni di anidride carbonica.

I pannelli fotovoltaici di Heineken

Ad oggi Heineken può contare su ben 65 mila pannelli fotovoltaici installati sui suoi birrifici sparsi per tutto il mondo, con una produzione di oltre 8 MW. Grazie a questa potenza rinnovabile, l’azienda è arrivata a produrre quattro marchi di birra interamente con l’energia solare. E se a livello globale l’azienda olandese utilizza il 23% di energia rinnovabile, in Italia questa percentuale è già arrivata al 100%: tutta l’energia utilizzata per la produzione proviene da fonti fotovoltaiche certificate. Come ha dichiarato Alfredo Pratolongo, direttore Comunicazione e Affari Istituzionali di Heineken Italia,

«il piano di sostenibilità di Heineken è solido perché si occupa dell’impatto sociale del suo core business attraverso programmi di promozione del consumo responsabile» e questo impegno «dà un valore aggiunto e un significato alle attività relative al miglioramento del nostro impatto ambientale».