Mvmant
Trasporto condiviso

Mvmant: il taxi condiviso, intelligente, sostenibile e on demand

Un taxi super-economico

Le pecche del servizio di trasporto pubblico sono note a tutti: le corse sono sempre troppo poche, talvolta in orari scomodi, e difficilmente le tratte effettuate riescono ad accontentare tutti quanti. Per questi e per altri motivi il servizio viene utilizzato meno di quanto potrebbe essere effettivamente sfruttato, andando così ad azionare quel circolo vizioso che inibisce ogni miglioria in un sistema che non riesce a crescere. La soluzione a tutto questo, però, è stata trovata da Blochin Cuius, un quarantenne di origini siciliane che vive a Stoccarda. Niente di nuovo, anzi: la genialità del suo progetto sta proprio nel recupero del passato, con un pizzico di innovazione tecnologica che potrebbe rivoluzionare il concetto stesso di trasporto urbano. Il sistema creato da Cuius e da Riccardo D’Angelo, fondatore di Edisonweb, si chiama Mvmant: in poche parole si propone di far prenotare attraverso gli smartphone dei veicoli con conducenti condivisi. Un trasporto pubblico in condivisione e on demand. Insomma: un taxi super-economico. Oppure, dall’altra parte della medaglia, un autobus veloce, comodo e personalizzato.

Una rivoluzione che viene dal passato

Tutto è nato durante una vacanza a Cuba, quando Cuius ha visto a L’Avana i famosi ‘taxi particular’, ovvero obsolete macchine americane che caricano passeggeri e li scarrozzano intorno per la città per pochissimi soldi. Scherzando, Blochin Cuius ha ricordato che «quando ero bambino, se lo scuolabus non arrivava, il mitico signor Cavallo stipava me e i miei compagni sul suo taxi e ci portava a lezione per quattro soldi». Il concetto di Mvmant è il medesimo, con l’aggiunta della tecnologia moderna, ovvero di una app che permette di prenotare e condividere un taxi.

Il test di Mvmant

Per ora Mvmant è ancora alla fase dei test preliminari, i quali si sono svolti a Ragusa dal 18 aprile all’8 maggio. Ma il successo è stato enorme: in tutto ci sono stati 2.200 iscritti, con circa 100.000 chilometri individuali risparmiati e più di 13 tonnellate di anidride carbonica risparmiate. Una sperimentazione altamente fruttuosa, dunque, che Edisonweb è pronta a ripetere in altre città europee, a partire da Berlino.

Non solo per i giovani

A quanto sembra, dunque, i cittadini sarebbero più che disposti a rinunciare all’auto privata in città se il trasporto pubblico si rivelasse affidabile, comodo ed economico. Stando al test condotto a Ragusa, poi, non sarebbero solo i giovanissimi a sfruttare l’app di Edisonweb: il 35% degli utilizzatori del servizio ha infatti più di 50 anni, con un buon numero di ultrassessantenni.

Da Ragusa a Dubai

Contentissimo del risultato dei test, il sindaco di Ragusa Federico Piccitto ha voluto ringraziare Edisonweb, affermando che «Ragusa è stata la prima città europea a sperimentare il progetto Mvmant e i riscontri, sia per la società che per l’amministrazione comunale, sono senza dubbio incoraggianti». Incassati i ringraziamenti siciliani, dunque, Mvmant è pronto per sottoporsi a nuovi test; a fine anno sarà infatti a Berlino, per poi fare rotta a Dubai.