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Materiali

Piñatex, pelle ecologica dalle foglie di ananas

Talvolta basta guardare indietro, agli antichi riti e alle tradizioni, per scoprire alternative alle nostre abitudini. È ciò che è successo alla designer spagnola Carmen Hijosa che è partita dall’osservazione di alcuni abiti tradizionali filippini per sviluppare una eco pelle ricavata dalle foglie di ananas. Un tessuto che non soltanto ‘sfida’ la vera pelle ma anche quella sintetica, per ricavare la quale non si uccidono animali ma si usano sostanze chimiche e dannose all’ambiente. Piñatex, questo il nome del tessuto, è invece ecologico al 100%, in quanto deriva da elementi di scarto del frutto che non richiedono aggiunta d’acqua o fertilizzanti e, inoltre, funge da concime al momento del suo smaltimento.

L’ispirazione dagli abiti tradizionali filippini

L’ispirazione è arrivata a Carmen durante un soggiorno nelle Filippine. Durante le feste o i riti nuziali, gli uomini sono indossano il barong tagalog, una camicia trasparente decorata con ricami e intessuta anche con foglie di ananas. Il filato, forte e sottile, ha ‘acceso una lampadina’ nella mente di Carmen, ma la vera svolta è arrivata soltanto quando è riuscita a realizzare una maglia senza necessità di tessitura, compattando semplicemente le fibre dell’ananas.
Dopo cinque anni di ricerche svolte tra le Filippine, la  Spagna e il Regno Unito, è nato il marchio Piñatex, e nel 2013 la designer ha fondato a Londra, la startup Ananas Anam, dove viene sviluppato e prodotto l’innovativo ‘tessuto non tessuto’.

Ecologico ed economico

Ricavata dalle foglie dell’ananas, che vengono decorticate attraverso un macchinario che elimina clorofilla e le secca riducendole a una fibra naturale del tutto simile alla pelle per aspetto e consistenza, Piñatex viene utilizzata per la realizzazione di scarpe, borse, cappelli ma anche accessori per smartphone, sedili per auto ed elementi d’arredo. Grazie anche al suo basso costo- circa 23 euro al mq, rispetto ai 25-38 della pelle vera- sono diverse le aziende, Puma e Camper fra quelle più note, ad aver mostrato interesse nel materiale, già utilizzato per alcune produzioni di nicchia.

Non solo eco pelle

Il materiale è leggero, traspirante, elastico ed è stato testato secondo gli standard ISO internazionali per la resistenza alla luce, la resilienza e la tenuta dei colori. Può essere tinto, stampato e prodotto in consistenze diverse. Caratteristiche che ne rendono l’utilizzo perfetto non soltanto per accessori e capi d’abbigliamento ma anche in settori molto diversi. E’ questo l’obiettivo della designer spagnola, che pensa che il tessuto possa essere ancora migliorato al fine di trasformarlo in un rivestimento traspirante ed antibatterico per usi medici e in un materiale isolante per le abitazioni.