REN21 RINNOVABILI
Cambiamento climatico

REN21: il 2015 è stato l’anno d’oro per le rinnovabili

Renewables 2016 Global Status Report – REN21

Il 2015 segna un record per le rinnovabili: è stato il miglior anno nella storia mondiale, sia da un punto di vista di produzione che di investimenti. Lo rileva il “Renewables 2016 Global Status Report“, il rapporto di Ren21, l’organizzazione delle Nazioni Unite che riunisce governi, organizzazioni internazionali, Ong e associazioni di settore. Per l’Italia hanno contribuito allo studio il Gestore dei Servizi Energetici e Althesys, la società di consulenza guidata da Alessandro Marangoni che di recente ha pubblicato l’Irex Report 2016.

Investimenti a quota 286 mld di dollari

Nonostante il crollo dei prezzi dei combustibili fossili e la debolezza dell’economia europea, gli investimenti hanno raggiunto quota 286 miliardi di dollari, rispetto ai 273 del 2014. E sono oltre il doppio dei 130 miliardi di dollari destinati a nuovi progetti di impianti di carbone e gas naturale. Per il sesto anno consecutivo, precisa ancora lo studio, le fonti rinnovabili hanno superato i combustibili fossili per investimenti netti in produzione energetica aggiuntiva.

Exploit dei Paesi emergenti

“Le cifre contenute nel Report di Ren21 – commenta Alessandro Marangoni, ceo di Althesys – evidenziano un trend anticipato dall’Irex Report 2016, che riguarda le imprese italiane e il loro processo di internazionalizzazione: il flusso di investimenti destinato allo sviluppo delle rinnovabili si è trasferito ai Paesi emergenti, non solo quelli ormai trainanti e più popolosi come Cina, India e Brasile, ma anche in economie di più recente sviluppo come Marocco, Uruguay e Filippine”.

A trainare lo sviluppo sono infatti i Paesi emergenti, in particolare Cina, India, Sudafrica, Messico e Cile. La Cina nel 2015 ha messo sul piatto più di un terzo degli investimenti globali per le rinnovabili.
L’Europa invece ha perso terreno, con un calo di investimenti del 21%. Da sottolineare ad ogni modo le best pratices di paesi come il Portogallo, la Gran Bretagna e la Germania  che hanno toccato in alcuni periodi picchi molto alti di produzione elettrica.

L’Italia investe, ma all’estero

E L’Italia? Il Bel paese non ha fatto una buona performance. Nel 2015 la produzione di elettricità da fonti rinnovabili è scesa dal 43 al 38% e le emissioni serra sono aumentate del 2% e gli investimenti sono calati del 21%, passando da 62,2 miliardi a 48,8 miliardi di dollari, nonostante il buon exploit dell’eolico offshore. Per quanto riguarda gli investimenti, questi ci sono stati ma perlopiù all’estero. Dal report emerge che nel nostro Paese gli investimenti nelle rinnovabili sono ammontati nel 2015 a 9,9 miliardi di euro con un aumento di quasi 3 miliardi di euro rispetto all’anno scorso ma si sono orientati soprattutto in America Latina (28%) e Africa (20%).

Solare e eolico in testa, geotermia e biomasse non sono ancora sfruttate

Quando parliamo di rinnovabili a cosa ci riferiamo? Il report evidenzia come nel 2015 a livello globale sono andati fortissimo solare ed eolico, mentre non hanno ancora sviluppato le loro potenzialità settori come la geotermia e le biomasse.