Esemplari di tonno rosso (foto: http://www.ilgiornaledeimarinai.it/)
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Di nuovo a rischio il tonno rosso del Mediterraneo

ALLARME TONNO ROSSO. Per migliaia di anni il tonno rosso è stato pescato in modo sostenibile. Poi sono arrivati gli anni ’80 e ’90, e con loro il boom della cucina giapponese a livello internazionale: per servire sushi e sashimi sulle tavole di tutto il mondo si è iniziato a pescare eccessivamente questa specie marina, finendo per mettere a serio rischio la sua sopravvivenza. Il tonno rosso del Pacifico, per esempio, è già stato inserito nella lista delle 22 mila specie animali a rischio stilata dall’Unione Mondiale per la conservazione della natura.

IL PESCE CHE NON SI FERMA MAI. Il tonno rosso è un pesce speciale: è enorme e velocissimo. Non si ferma fai, e nuota anche mentre dorme: il WWF, per esempio, è riuscito a tracciare gli spostamenti di un tonno rosso che in tre mesi si è spostato dal Mediterraneo al Circolo polare Artico. Una specie marina speciale, insomma, che però potrebbe venire a mancare nei prossimi decenni: i paesi che pescano il tonno rosso hanno infatti deciso di aumentare le quote di pesca nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale del 20% nel giro di tre anni. Se quest’anno il limite era stato fissato a 13.500 tonnellate per il 2017 si prevede una quota di 23.155 tonnellate.

PIÙ RESPONSABILITÀ, ANCHE DAI CONSUMATORI. Ovviamente non si è fatta aspettare la reazione del WWF, secondo il quale «l’aumento è troppo rapido, sono stati compiuti pochi progressi per rafforzare la tracciabilità di questo tipo di pesca». Negli ultimi anni, infatti, dei segnali di ripresa della popolazione del tonno rosso nell’area mediterranea aveva generato delle aspettative ottimistiche per il futuro. Ma tutto questo potrebbe crollare come un castello di carte se i paesi pescatori di tonno rosso ignorassero gli avvertimenti degli scienziati. «E’ tempo per pescatori, commercianti, dettaglianti e consumatori di assumersi maggiori responsabilità» ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia, «per garantire che la ricostituzione degli stock di tonno rosso si possa completamente materializzare e in modo durato. Il WWF incoraggia chi pesca tonno rosso a garantire sostenibilità e piena tracciabilità». Il WWF ha realizzato anche il filmato che trovate in testa all’articolo per sensibilizzare i consumatori sulla questione.