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Il Salone di Ginevra, tra Suv e automobili sostenibili

Il Salone di Ginevra è tornato a entusiasmare tutti gli appassionati di motori a livello internazionale: l’87esima edizione del più grande salone dell’auto europeo è infatti entrata nel vivo, anzi, si sta già avviando verso la sua conclusione. I padiglioni sono infatti aperti dal 9 marzo – senza contare i due giorni dedicati all’anteprima per la stampa, il 7 e l’8 marzo – e chiuderanno il 19 marzo. Da sempre palcoscenico ideale per tutti produttori dell’automotive globale, il numero degli espositori si avvicina a 250, dai giganti del settore fino ai marchi di nicchia. Stando alle stime dei primi giorni, l’edizione del 2017 dovrebbe riuscire a richiamare complessivamente 700mila visitatori, i quali potranno scoprire i circa 900 veicoli esposti negli oltre 80 mila metri quadrati dell’esposizione. Tre sono i punti fermi attorno ai quali il Salone di Ginevra raccoglie la propria attenzione: le immancabili super car, i Suv dominatori del mercato e – finalmente – le automobili sostenibili.

Non mancano certo le Supercar ed i Suv

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Come ogni anno, non si contano le anteprime annunciate dai grandi marchi: c’era per esempio grandissima attesa per la Ferrari 812 Superfast, che passerà alla storia come il veicolo da strada più veloce mai creato dal cavallino rampante. Restando in territorio italiano, si è già parlato moltissimo del nuovo modello sportivo di casa Alfa Romeo Stelvio, al debutto con i modelli da 180 o 210 cavalli. La nuova attenzione per le auto sostenibili non ha infatti cancellato quello che è – nel bene e nel male – uno dei marchi di fabbrica del Salone, ovvero la passione per la guida e per i motori rampanti. Anzi: c’è chi ha fatto notare una presenza di automobili sostenibili e di veicoli a guida autonoma ben inferiore sia alle aspettative, sia alle promesse. In questo senso, infatti, le statistiche relative alle automobili sostenibili sono altalenanti: stando per esempio agli analisti di IHS Global Insight, la produzione mondiale di veicoli elettrici nel 2017 si fermerà ad un risicato 0,7% del totale dei 93,5 milioni di vetture che verranno prodotte complessivamente. Gli espositori al Salone di Ginevra sanno invece che il mercato dei Suv è ancora florido: nel nostro continente, infatti, nel 2016 un veicolo venduto su 4 è stato proprio uno Sport Utilty Vehicle, con un aumento del 21,4% rispetto all’anno precedente.

Il Dieselgate e i nuovi limiti fanno lievitare l’attenzione eco

Va però sottolineato che, nonostante la presenza massiccia di supercar e di Suv, al Salone di Ginevra l’aumentata attenzione all’impatto ambientale, se non protagonista, è in ogni caso palese. É indubbio che ad accrescere la sensibilità dei produttori nei confronti delle automobili sostenibili ha sicuramente avuto una parte il Dieselgate, il quale se da una parte ha gettato delle lunghe ombre su tutta l’industria, dall’altra ha dimostrato l’interesse del pubblico per le automobili sostenibili. Oltre a tutto ciò, a favorire una maggiore sensibilità ecologica nel settore e quindi tra gli espositori sono state le norme più stringenti annunciate da Bruxelles: entro il 2021 infatti le emissioni degli autoveicoli nell’Unione Europea dovrà essere inferiori ai 95 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso. Come ha infatti spiegato Alex Goy, giornalista di Cnet,

«Credo che ci sarà sempre spazio per grandi motori che fanno rumore, perché ci saranno sempre degli stupidi come me là fuori ai quali piace molto questo genere di cose. Ma diventeranno, così come i cavalli e le barche a vela, beni di lusso. Un bene di lusso per le persone che vogliono godersela»

Lo studio di Jato Dynamics

L’impegno dei costruttori europei, ancor prima che dalle automobili presentate al Salone di Ginevra, si vede tutto nei dati dell’anno appena trascorso, presentati da Jato Dynamics proprio in occasione del salone internazionale dell’auto. Nel 2016 a livello europeo le emissioni di anidride carbonica del mondo dei trasporti sarebbero infatti scese dell’1,6% arrivando così a 117,8 grammi di CO2 ogni chilometro percorso. Stando agli analisti di Jato Dynamics, questa flessione sarebbe da ricondurre non tanto all’afflusso di vere e proprie automobili sostenibili, quanto alla più marcata ecologicità ed eco-compatibilità dei modelli ‘tradizionali’.

Le case automobilistiche più green

Sempre lo studio di Jato Dynamics ci dice che – per il secondo anno di fila – la casa automobilistica che si aggiudica il primato per la sostenibilità in Europa è Peugeot, che nelle nuove immatricolazioni ha tagliato mediamente 1,7 grammi di anidride carbonica per ogni chilometro, con un dato complessivo di 101,9 grammi/chilometro. Nello specifico, il modello più venduto del marchio francese – ovvero la Peugeot 208 – vanta un taglio di emissioni di 1,3 grammi per ogni chilometro. Dietro a Peugeot, quanto a sostenibilità si piazza quindi Citroen, seguita da Toyota e da Renault. Per trovare Fiat è invece necessario scorrere la classifica fino all’ottavo posto: la casa automobilistica italiana non brilla infatti nel campo delle automobili sostenibili, con un’emissione di anidride carbonica media pari a 116 grammi per chilometro.

Le nuove proposte tra le automobili sostenibili

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Tra le più innovative automobili sostenibili presentate al Salone di Ginevra ci sono quindi la Smart electric drive, alimentata da una batteria LG e forte di 82 cavalli, il modello della Toyota pensato esclusivamente per la mobilità urbana, ovvero il TRIL concept, ma soprattutto il nuovo Suv totalmente elettrico di casa Jaguar, ovvero l‘I-pace: questo dimostra ancora una volta che sì, anche le super car possono diventare delle automobili sostenibili.