I drammatici effetti della siccità
Inquinamento

Se il Pil dipende dalla Co2

190 MILIARDI DI EURO DI DANNI. Bisogna smettere di pensare al cambiamento climatico come ad una minaccia astratta e lontana nel tempo. Lo studio del Joint Resarch Centre, il servizio scientifico interno della Commissione Europea ha tradotto il fenomeno del climate change in elementi molto più concreti: soldi e vite umane. Se non verranno messe in campo delle massicce azioni per ridurre le emissioni di anidride carbonica, il riscaldamento globale potrà avere effetti disastrosi sul nostro continente, soprattutto nella sua parte meridionale: a un aumento di 3,5 gradi centigradi corrisponderanno 190 miliardi di euro di danni, ovvero una perdita dell’1,8% del Pil europeo attuale.

IL SURRISCALDAMENTO DELL’EUROPA MERIDIONALE. Ma la situazione ipotizzata dal Joint Research Centre non si limita alle probabili perdite finanziarie. È stato calcolato che le morti legate alle ondate di calore potrebbero arrivare a 200 mila. A repentaglio sarebbero anche le foreste del sud Europa, con oltre 8 mila chilometri quadrati di verde a rischio incendio. La siccità colpirebbe un numero sempre maggiore di persone, moltiplicando il disagio attuale fino a 7 volte. Sarebbe la parte mediterranea del continente a patire le pene maggiori: il 70% degli impatti negativi ricadrebbe su Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, ma anche su Bulgaria, Francia, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia e Romania. Restare immobili davanti a questa scenario rappresenterebbe dunque non solo una scelta sbagliata ma anche, come ha commentato il Commissario Ue al Clima Connie Hedegaard, «la soluzione più costosa per tutti».