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Inquinamento indoor: ci pensano i sensori UpSens

UpSens, contro inquinamento e campi elettromagnetici

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che l’inquinamento indoor causa la morte prematura di 4 milioni di persone. Oltre a questo, la metà delle malattie polmonari che colpiscono i bambini sono da ricondurre al particolato che si accumula nelle case e nelle scuole. Si parla dunque di polveri e di aria malsana, che possono causare asma, allergie, malattie respiratorie, ma anche forti emicranie e persino tumori, tutto per colpa dell’inquinamento dei nostri appartamenti e dei nostri uffici. Proprio per questi motivi, il wellness dell’abitare sarà un mercato importantissimo nell’immediato futuro, quando crescerà il desidero di ambienti abitativi salubri e privi di inquinanti e di emissioni elettromagnetiche. Di questo si occupa UpSens, una startup innovativa con sede a Trento che ha ideato e realizzato una linea di sensori intelligenti per tenere sotto controllo l’inquinamento indoor.

Uno strumento semplice, per tutti

Una volta cosciente degli alti rischi legati all’inquinamento indoor, il comune cittadino si renderà conto dell’importanza di un dispositivo elettronico in grado di misurare i parametri ambientali, come la presenza di sostanze contaminanti o di campi elettromagnetici nocivi per la salute. Ed è qui che entra in gioco la linea di sensori UpSens: c’è per esempio il modulo Air, per monitorare la qualità dell’aria indoor, e il modulo Wave, dedicato invece al rilevamento dei campi elettromagnetici. Come spiega Marco Facchini, responsabile sviluppo tecnologico di UpSens,

«il nostro obiettivo è uno strumento semplice, utile, che sia a disposizione per ogni famiglia per tenere sotto controllo l’ambiente domestico». Ma non è tutto qui: come spiega Ketty Paller, Ceo di UpSens «successivamente si aggiungeranno all’offerta altri apparecchi, sempre nell’ottica di misurare parametri che influenzano la qualità della vita, quali ad esempio le proprietà organolettiche di cibi e bevande».

Equity crowdfunding

L’idea di UpSens si è già trasformata in realtà, manca solo un ultimo scalino: la startup ha infatti lanciato un’iniziativa di equity crowdfunding per ottimizzare la fase d’industrializzazione e marketing. Un crowdfunding evoluto: a differenza di quello che succede su portali come Kickstarter, dove ad ogni donazione corrisponde la vendita di un prodotto, nella raccolta organizzata da UpSens si mettono in vendita delle quote di partecipazione: la startup infatti sta cercando investitori per il proprio progetto, non semplici donatori-consumatori. La raccolta quote in questione è stata lanciata sul portale starsup.it, e può contare dell’appoggio di Trentino Sviluppo. Come ha infatti dichiarato Luca Capra, vicedirettore dell’Area innovazione e nuove imprese di Trentino Sviluppo,

«UpSens continuerà il successo avuto da Optoi, poiché lavora in un settore molto importante che è quello della qualità della vita dei cittadini e questo la renderà sicuramente una protagonista nella green economy del futuro».