Secchi per la raccolta differenziata (foto: www.marsicalive.it)
Riciclo rifiuti

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti: seguiamo le 3R

EUROPEAN WEEK FOR WASTE REDUCTION. È iniziato il conto alla rovescia per la sesta edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti (European Week for Waste Reduction): l’iniziativa ha già avuto la propria presentazione ufficiale alla fiera ecologista di Rimini Ecomondo, alcuni giorni fa. L’appuntamento, in tutta Italia, è dunque stato fissato tra il 22 e il 30 novembre. Obiettivo principale della Settimana è quello di sensibilizzare i cittadini al problema dei rifiuti, coinvolgendo le istituzioni, il mondo produttivo e i consumatori nelle politiche europee di prevenzione dei rifiuti.

LE 3 R. Ridurre, riusare, riciclare: sono questi i cardini della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Ridurre vuol dire semplicemente utilizzare meno risorse, perché, come dichiarano gli organizzatori dell’evento, «il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto». Il concetto del ‘riusare’ è invece un rafforzamento della riduzione: prolungando la vita dei singoli prodotti si diminuiscono automaticamente i rifiuti. Terzo ed ultimo, riciclare, ovvero fare qualsiasi operazione di recupero che permetta al rifiuto di essere processato in un nuovo prodotto.

CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE. Il tema di questa edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti sarà quello della lotta allo spreco alimentare. Come ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, «l’obiettivo strategico per affrontare il problema dei rifiuti non è quello di trovare nuovi modi per smaltirli, ma evitare di produrli, riutilizzando le materie prime ed innescando processi produttivi come l’eco-design, in cui già dalla progettazione si pensi al loro riciclaggio e al riutilizzo». Per quanto riguarda invece lo spreco alimentare, Galletti ha sottolineato che questo «è una delle forme eticamente più odiose della produzione di rifiuti perché innesca un consumo di risorse inutile, dannoso e riprovevole a fronte della carenza di cibo di cui soffrono ampie aree del mondo».