Situazione energetica italiana
Italia

Il punto sulla situazione energetica italiana

Un occhio alle cifre

Su queste pagine dedichiamo molto spazio alle innovazioni in campo energetico, alle potenzialità delle rinnovabili e alle relative politiche internazionali. Non è però sempre facile avere un preciso quadro delle situazione: può essere dunque molto utile dare un’occhiata alla relazione che il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato quest’estate a proposito della situazione energetica nazionale nel 2015. L’indagine è stata condotta da un gruppo di lavoro composto da rappresentanze del Ministero, della Banca d’Italia, dell’Enea, dell’Istat e dell’Eni. Lo scopo del documento, come riportato dai relatori, è quello di «fornire un quadro informativo finalizzato al monitoraggio e all’aggiornamento della Strategia Energetica Nazionale approvata con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in data 8 marzo 2013». Quella del Ministero, dunque, vorrebbe essere una base dati sulla quale rilanciare gli investimenti in campo energetico.

La relazione ministeriale

La relazione ‘La situazione energetica nazionale nel 2015‘ è composta da tre parti principali: dapprima un’analisi del mercato energetico internazionale e nazionale, seguita da una raccolta di monografie sui consumatori finali e da due appendici contenenti dati statistici.

Il mercato internazionale

Il 2015 è stato contrassegnato dal consolidarsi dell’offerta di greggio e gas, che ha provocato un ulteriore calo dei prezzi. Questo ha portato a un maggiore consumo in Europa, con un aumento della produzione in Arabia Saudita e in Iraq. Per quanto riguarda il commercio mondiale del carbone è stato invece registrato un calo significativo del 2,3%, così da passare dai 1.212 milioni di tonnellate del 2014 ai 1.184 milioni di tonnellate di carbone nel 2015. In grande salita sul piano globale sono invece le fonti rinnovabili le quali, stando ai dati del Renewable Energy Medium-Term Market Report redatto dall’International Energy Agency, sono aumentate del 7% rispetto all’anno precedente.

La situazione energetica italiana

Prima di parlare delle fonti energetiche italiane può essere utile sapere che ad aumentare è stato prima di tutto il fabbisogno energetico, cresciuto del 3,2% rispetto al 2014. La composizione delle fonti energetiche atte a coprire la richiesta nazionale è invece caratterizzata per il 34% dal petrolio (stessa percentuale dell’anno precedente), per il 32% da gas, per l’8% da combustibili fossili e per il 19% da fonti rinnovabili, in calo rispetto al 2014. È l’energia idroelettrica la fonte rinnovabile maggiormente utilizzata in Italia, con il 40% del totale, seguita da quella solare (21%), eolica e geotermica.