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Italia

Staino, Pelù, Ficarra e Picone, Gerini, Germano: il loro Sì contro le trivelle

Tutti per fermare le trivelle

Il referendum del 17 aprile sulle trivelle si avvicina sempre di più e finalmente l’argomento inizia a interessare gli italiani. Tutto questo grazie, almeno in parte, all’attività delle associazioni ambientaliste, che hanno chiamato dalla loro parte anche molti testimonial del mondo dello spettacolo per mobilitare le masse verso il sì al referendum. Grazie ad un esito positivo, come abbiamo già spiegato, sarà possibile bloccare le attività estrattive degli impianti italiani operanti entro i primi 12 chilometri delle nostre coste. Certo, l’effetto non sarebbe immediato: lo stop definitivo arriverà solo quando le singole concessioni giungeranno alla scadenza. Ma anche questo sarebbe un piccolo e allo stesso tempo importantissimo passo per la salvaguardia dell’ecosistema marino italiano. Adesso tutto sta nel convincere la maggior parte possibile degli italiani a recarsi alle urne per il referendum: per garantire una grossa affluenza il WWF ha chiesto la collaborazione di illustri vignettisti come Staino e Vauro, mentre Greenpeace si è rivolto ad artisti come Piero Pelù, Noemi e Ficarra e Picone, tra gli altri.

WWF: Non fateci ridere

Il primo vignettista a pubblicare un disegno per il WWF a sostegno del referendum è stato Pietro Vanessi, famoso umorista e illustratore che ha già collaborato in passato con l’organizzazione mondiale per la protezione della natura. «Viviamo in acque agitate, le trivelle servono anche a confonderle»: queste le parole che Vanessi ha messo in bocca ad un signore immerso nel mare nella prima vignetta del WWF. Da qui al 17 aprile seguiranno altri sei lavori di altrettanti vignettisti, in una serie umoristica volta a smontare il fronte del no al referendum.

Il video di Greenpeace

E se il WWF ha scelto la strada dello humor per accrescere i consensi, Greenpeace ha puntato tutto su alcuni dei volti più noti agli italiani: un video in cui compaiono Piero Pelù, Valeria Golino, Elio Germano, Ficarra e Picone, Pietro Sermonti, Claudio Santamaria, Noemi, Isabella Ragonese, Nino Frassica, Claudia Gerini e Flavio Insinna. Come ha dichiarato Andra Boraschi, il responsabile Greenpeace della campagna Energia e Clima, «il contributo di questi generosi artisti è decisivo per bucare la cappa di silenzio che si è voluta far cadere sul referendum». Greenpeace spera dunque che gli italiani facciano un uso saggio del diritto al voto, e che difendano il nostro mare, «una delle più grandi risorse di cui dispone l’Italia».