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Super-ammortamento: nuovi vantaggi per il fotovoltaico

L’estensione del super-ammortamento

Buone notizie all’orizzonte: il premier Matteo Renzi, durante una visita ad uno stabilimento produttivo nel novarese, ha prospettato l’intenzione del governo di confermare nella nuova Legge di Stabilità il super-ammortamento, ovvero la misura di sostegno agli investimenti produttivi con la detassazione del 140% della spesa. L’obiettivo di tale manovra finanziaria è quello di incentivare le aziende ad intraprendere nuovi investimenti in beni materiali strumentali. Con il super-ammortamento, infatti, si dà il via a una maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto del 40%, generando così quote annuali di ammortamento incrementate con benefici della determinazione dell’IRES e dell’IRPET.

I benefici per i beni materiali strumentali

Il mondo imprenditoriale non può che sorridere di fronte a questa conferma: nello specifico, possono godere dei benefici del super-ammortamento gli investimenti in beni strumentali nuovi per i quali sono stabiliti dei coefficienti di ammortamento superiori al 6,5%. Ne sono quindi esclusi automaticamente, per esempio, gli investimenti in costruzioni o fabbricati.

A quali impianti fotovoltaici si può applicare

Come sottolinea VP Solar, azienda che opera nella distribuzione di sistemi per le energie rinnovabili dal 1999, il super-ammortamento è applicabile anche al fotovoltaico quando l’impianto in questione soggiace ad una quota di ammortamento del 9%, in qualità di bene mobile, come per esempio impianti solari funzionali allo specifico processo produttivo, e non, invece, aventi funzioni architettonico-strutturali. Sono esclusi quindi da questa detassazione quegli impianti fotovoltaici assimilati a beni immobili, i quali, in questo caso, hanno una quota di ammortamento inferiore al 6,5%.

I vantaggi per le imprese

L’estensione del super-ammortamento dunque non è altro che l’ennesima prova della convenienza degli investimenti nel fotovoltaico, soprattutto per tutte quelle aziende per le quali la componente del costo energetico risulta particolarmente significativa. In questa ottica, infatti, dotarsi di un proprio impianto di autoproduzione energetica può diventare una strategia vincente, tendendo conto soprattutto della possibilità di dotarsi di ulteriori tecnologie, come lo storage o le pompe di calore. In questo modo, abbinando questi innovativi sistemi al proprio impianto fotovoltaico, le imprese italiane possono incrementare la propria quota di autoconsumo.