sviluppo di mini grid
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Lo sviluppo di mini grid per le isole-stato, e non solo

Da una parte l’obiettivo è quello dell’accesso universale e costante all’energia, che è riconosciuto come un diritto fondamentale per il pieno sviluppo di ogni società (e che è stato ribadito dall’Onu come uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile da intercettare entro il 2030); dall’altra c’è la necessità di diffondere a tutti i livelli la produzione di energia sostenibile e a zero emissioni. Per questo Irena ha creato una piattaforma online – Project Navigator – che possa fornire tutte le conoscenze e gli strumenti per guidare lo sviluppo di mini grid.

Lo sviluppo energetico delle isole-stato

Il nuovo servizio di Irena si rivolge principalmente alle SIDS (Small Island Developing States), ovvero a quelle piccole isole-stato che, attraverso lo sviluppo di mini grid, possono trasformare e migliorare il proprio settore energetico in modo da soddisfare più agevolmente il fabbisogno di elettricità delle popolazioni. Dalle isole Fiji ad Haiti, l’accesso garantito alla corrente elettrica può dare ad una società la possibilità di intraprendere un serio cammino verso un rapido sviluppo. Si è sempre pensato che con i ritmi del progresso sarebbero presto finiti i tempi in cui milioni di persone non hanno accesso all’elettricità, ma questo, senza che intervengano dei grossi cambiamenti, è un pensiero ingenuo: alcuni studi dimostrano infatti che, per come stanno adesso le cose, nel 2040 ci saranno circa 600 milioni di persone – ovvero 10 volte la popolazione italiana, circa il 10% della popolazione mondiale – che non avranno un regolare accesso all’energia elettrica.

Costi ed emissioni minori

È per questo che Irena dichiara che è necessario accelerare sul versante dello sviluppo di mini grid, proprio perché l’ostacolo maggiore verso lo sviluppo energetico di determinati Paesi sta nella mancanza di infrastrutture in grado di garantire l’accesso alla corrente elettrica anche in zone remote. Come ha spiegato Roland Roesch, Senior Programme Officer di Irena per quanto riguarda i Mercati energetici rinnovabili, «le mini grid rinnovabili hanno dimostrato di poter ridurre i costi energetici e l’impatto ambientale, nonché di poter migliorare la qualità della vita e il monitoraggio a livello locale sull’energia utilizzata, riducendo le emissioni di carbonio e incrementando l’affidabilità della rete».sviluppo di mini grid

Ad ogni isola la sua rete

Come ha voluto sottolineare a proposito dello sviluppo di mini grid Simon Benmarraze, un analista di Irena impiegato in Project Navigator, «è necessario prima di tutto avere aspettative realistiche e determinare obiettivi precisi». Questo vuol dire che, dopo aver analizzato il contesto di partenza, gli sviluppatori devono individuare le attività chiave sulle quali puntare, pur valutando qualsiasi tipo di alternativa. «In linea generale» ha continuato Benmarraze «le mini grid sono l’opzione migliore per le isole, dove non è sempre possibile puntare su reti estese. Ogni singola isola presenta le sue complessità, e richiede molto spesso di conseguenza una soluzione totalmente differente».

Le fasi dello sviluppo di mini grid

Lo sviluppo di mini grid, così come è visto da Irena, risulta dunque diviso in precise fasi. La prima fase è quella della valutazione delle opzioni possibili, durante la quale gli ideatori devono considerare sia i parametri quantitativi che quelli qualitativi. A seguire vi è lo step di pre-sviluppo, nel quale viene determinata quale sarà la configurazione finale della rete. Nella fase di sviluppo vera e propria ci si concentra invece sul design e sulla stesura di un modello finanziario includente i costi e le garanzie da poter presentare agli investitori. Ma le linee guida proposte da Irena per lo sviluppo di mini grid vanno oltre, coprendo anche la costruzione degli impianti, la loro manutenzione e lo smantellamento finale. E per tradurre la teoria in azione, Irena sta organizzando molti workshop per il 2018 nelle isole Caraibiche, in Africa, nelle isole dell’Oceano Indiano, in quelle del Mediterraneo e dell’Oceano Pacifico.