VanMoof
Bicicletta

VanMoof, la Tesla delle biciclette

E’ stata ormai ribattezzata la ‘Tesla delle biciclette’. E di punti in comune con il colosso californiano della mobilità elettrica, la VanMoof, società olandese produttrice di city bike, ne ha in effetti diversi. La sua ultima creazione, la Electrified S, è dotata di un motore elettrico, ma non è sicuramente questa la principale caratteristica che accumuna le due aziende. E’ più una questione di visione imprenditoriale.

L’innovazione che sfida il mercato

Come Tesla, VanMoof, fondata nel 2009 dai fratelli Taco e Cravatte Carlier, ha sfidato il mercato, individuando un target ben preciso a cui proporre un prodotto attraente, sia da un punto di vista di design che di tecnologia, e in grado di rispondere in modo efficace alle principali esigenze degli utilizzatori, risolvendo al contempo alcune delle problematiche più diffuse dei prodotti in commercio.

La sfida è stata chiaramente giocata sul terreno dell’innovazione. Le biciclette sono smart, connesse ad internet e dotate di gadget hi-tech. Ma sono soprattutto frutto di un nuovo processo produttivo e creativo: VanMoof non si ‘accontenta’ di assemblare i singoli pezzi delle bici fabbricati dai vari stabilimenti ma ha deciso di ridisegnarli insieme ai partner produttivi. Un’attenzione che, secondo i fratelli, finora non era stata riservata alle city bike e che si traduce in uno sforzo notevole: solo per progettare la Electrified S ci sono voluti più di due anni e mezzo.

Electrified S, bici elettrica ultraleggera

Tempo ben speso, visto il risultato. Dal design moderno e minimalista, l’e-bike Electrified S è una bici elettrica ma non si direbbe stando alla leggerezza delle forme e del peso (18,5 kg): la batteria al litio e tutti i componenti sono infatti stati integrati all’interno dei tubi del telaio. Il motore da 250W ha un’autonomia di circa 120 km a una velocità massima di 32 km/h e può essere ricaricato completamente in circa 6 ore. Un display touch screen posto sul tubo orizzontale, indica il livello e la carica residua della batteria, oltre ad altre informazioni utili, come la velocità o la distanza percorsa.

La bici è dotata di freni a dischi idraulici, cambio automatico e sopratutto è connessa allo smartphone. Grazie ad un’app dedicata, il ciclista può monitorare in modo costante il corretto funzionamento della bici, accorgersi di eventuali malfunzionamenti, accendere o spegnere in modo automatico le luci (a led), impostare una velocità massima, senza dimenticare la possibilità di sbloccare e attivare l’antifurto elettronico. La dotazione tecnica comprende anche il GPS per ottenere informazioni in tempo reale sulla posizione, molto utile in caso di furto.

SmartBike, l’antifurto è intelligente

Proprio per l’innovativo sistema antifurto si era distinta SmartBike, il modello precedente di city bike sviluppato da VanMoof. La bici è infatti dotata di un dispositivo integrato che funziona in bluetooth e un particolare sistema di localizzazione GSM che prevede l’attivazione di un meccanismo di blocco elettronico ogni volta che la bici viene lasciata incustodita. Non servono chiavi: per sbloccarla basta salire in sella e con un solo touch allo smartphone il sistema riconoscerà automaticamente il proprietario.
Se l’antifurto avesse fallito, basta attivare il sistema di localizzazione e, attivando il servizio ‘Peace of Mind’, è la stessa VanMoof che si preoccupa di ritrovare la bici rubata o di sostituirla a fronte di una spesa minima.

Creatività e coraggio di osare

Ma le idee del duo olandese non finiscono qui. Facendo vendite on-line e avendo riscontrato frequentemente l’inconveniente di merce consegnata danneggiata, l’azienda ha messo a punto una strategia forse ‘politically incorrect’ ma geniale e in gran parte giustificabile. Invece di stampare sul pacco da consegnare l’immagine di una bicicletta ha deciso di metterci quella di una TV di ultima generazione, di modo da ‘invitare’ i corrieri a trattare la merce con maggiore cura. Un espediente che ha dato i suoi frutti: secondo l’azienda i danni dovuti alle spedizioni sono scesi del 70-80%. A conferma del fatto che talvolta il coraggio di buttarsi e di osare con idee inconsuete premia.