Packaging con il latte
Materiali

Addio alla plastica: ora il packaging si fa con il latte

Un mondo di plastica inquinante

Circa il 32% degli oggetti in plastica presenti a livello mondiale sfugge dai normali sistemi di raccolta, finendo per essere abbandonato in natura. Più nel dettaglio, il 95% del packaging in plastica non viene recuperato dopo il suo primo utilizzo. Non deve quindi stupire il fatto che, con queste cifre, il nostro pianeta stia ormai traboccando di plastica: già adesso gli oceani contengono più di 165 milioni di tonnellate di rifiuti di questo materiale, cifra che, se non verranno attuate a breve delle strategie efficienti, è destinata a salire ulteriormente. Si stima infatti che entro il 2025, ai ritmi odierni, negli oceani ci saranno 1,1 tonnellate di plastica ogni 3 tonnellate di pesce. Non è quindi fuori luogo affermare che, se non cambiamo rotta in fretta, tra pochi decenni nei nostri mari ci sarà più plastica che pesce.

Packaging a base di latte: biodegradabile ed edibile

Proprio per questo motivo negli ultimi anni si stanno sperimentando nuovi tipi di packaging biodegradabile: abbiamo parlato per esempio delle pellicole per alimenti fatte a partire dagli scarti delle arance e dei gamberetti. Ma i risultati migliori provengono da un nuovo materiale realizzato dai ricercatori del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti: un imballaggio biodegradabile, commestibile e non inquinante, ottenuto dalle proteine del latte. Quella di utilizzare il latte per produrre plastica eco-sostenibile non è del resto una novità assoluta: avevamo infatti già parlato della designer londinese Tessa Silva-Dawson, che realizza oggetti di arredo seguendo proprio questo principio. Ma è la prima volta che questa formula viene impiegata per realizzare pellicole per alimenti su scala industriale, con dei risultati davvero ottimi.

Una pellicola 500 volte più forte, anche spray

Come infatti ha dichiarato Peggy Tomasula, la quale insieme a Laetitia Bonnaillie è a capo della sperimentazione statunitense, «la pellicola fatta con le proteine del latte è anche molto efficace nel bloccare l’ossigeno, garantendo una migliore conservazione dei cibi nella catena della distribuzione e riducendo di conseguenza gli sprechi». Questa pellicola, nel dettaglio, riuscirebbe a bloccare l’ossigeno fino a 500 volte in più di quelle attualmente in commercio. Ma non è tutto qui: la stessa plastica a base di latte potrebbe anche essere utilizzata come spray per proteggere gli alimenti più sensibili all’umidità, come i cereali.

Sul mercato entro tre anni

La produzione di questo nuovo film biodegradabile è già iniziata in una piccola azienda texana, e altre imprese hanno dimostrato grande interesse per questa opportunità: i ricercatori stimano che le prime pellicole di proteine di latte possano arrivare sul mercato già entro i prossimi tre anni. Se davvero tutto andasse come dovrebbe andare, dunque, si arriverebbe finalmente a evitare il continuo accumulo di plastiche inquinanti nelle discariche di tutto il mondo.