Le sculture di Vincent Mock
Animali

AMO: le sculture di ami di Vincent Mock per proteggere l’oceano

Squali, tartarughe marine, mante e altre creature dei mari, realizzate interamente utilizzando degli ami da pesca, tutte rigorosamente a grandezza naturale. I turisti che si trovano lungo il fantastico litorale della Costa Smeralda, in quest’estate 2021, s’imbattono non di rado nelle fantastiche sculture di Vincent Mock, riunite all’interno della mostra a cielo aperto “Amo”: vediamo di cosa si tratta.

Le sculture di Vincent Mock

Con questa mostra del tutto particolare l’artista olandese Vincent Mock mira a dare un importante contributo alla protezione dell’oceano, e in particolare della fauna marina.

Le sue sculture, realizzate non a caso con quegli stessi ami che vengono usati nell’attività di pesca, hanno infatti lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul tema dello sfruttamento dei mari.

Più nello specifico, l’intento è quello di difendere la fauna oceanica in via d’estinzione, minacciata dalla pesca, dall’inquinamento e dal cambiamento climatico. Queste strutture metalliche, con la loro originale struttura, riescono a esaltare la resilienza della natura pur raccontandone allo stesso tempo la grande fragilità.

da Instagram @vincentmockart


In tutto le sculture che compongono la mostra sono 12. La sede principale dell’esposizione è la Promenade du Port in Porto Cervo, mentre l’opera più grande di tutte, raffigurante uno squalo balena, prende posto presso Phi Beach.

Altre sculture si trovano alla spiaggia del Grande Pevero, alla Spiaggia del Pirata, alla Baja Sardinia, a Capo Ferro e via dicendo. Disposte lungo il litorale sardo a partire da giugno, le opere saranno esposte fino a fine settembre.

La zona non è stata ovviamente scelta a caso. Qui la flora e la fauna prosperano rigogliose, tra l’Area Marina protetta di Tavolara e il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.


La totalità dei profitti derivanti dalla vendita dell’opera principale di Mock, la già citata scultura dello squalo balena – lunga ben 12 metri, e realizzata con 40.000 ami da pesca – verrà devoluta a Sea Shepherd.

Il supporto di One Ocean Foundation

La mostra “Amo” può contare sul supporto scientifico di One Ocean Foundation, la quale contribuisce con le informazioni scientifiche che arricchiscono ogni singola esposizione, in relazione alle specie esposte.

Questa fondazione è una realtà italiana di rilevanza internazionale, nata per tutelare i mari e gli oceani, nonché per promuovere un’economia blu sostenibile. One Ocean Foundation è molto attiva, in particolar modo in Sardegna.

In quella stessa spiaggia del Grande Pevero in cui prende posto una delle sculture di Mock, per esempio, la fondazione è scesa in campo il 21 e 22 luglio per l’iniziativa di pulizia della spiaggia “Searcular Beach Harvest”.

Tutti i partecipanti, in quell’occasione, si sono impegnati per raccogliere i rifiuti presenti nella spiaggia, prima di tutto per essere partecipi e consapevoli del problema dell’inquinamento da plastica che colpisce mari e coste. Questa iniziativa era peraltro inserita in un più ampio programma di eventi promosso dalla fondazione, all’interno della Blue Week.

Il ruolo di Sea Shepherd

Come anticipato, i proventi della vendita della scultura principale della mostra Amo andranno a Sea Shepherd. Si tratta di un’organizzazione senza scopo di lucro nata nel 1977 in Oregon, negli Stati Uniti, e che da allora si è allargata in tutto il mondo per proteggere la vita marina, attraverso tattiche di informazione e di azione diretta.

Le sue battaglie principali, a livello internazionale, sono quelle contro la pesca illegale, la caccia alle balene e la caccia alle foche, portate avanti anche grazie all’ausilio di una vere e propria flotta di navi e di Rhip, chiamata Flotta di Nettuno.

Nel 2010 è nato anche in Italia un gruppo nazionale ufficiale sotto la bandiera Sea Shepherd, a La Spezia, attivo per esempio nella difesa  Riserva Marina del Plemmirio, sulla costa orientale di Siracusa.