Animali di montagna: come vive il capriolo
Fra gli animali di montagna, il capriolo risulta tra i più affascinanti e aggraziati.
Il Capreolus capreolus, questo il suo nome scientifico, vive sia in Europa che in Asia e si caratterizza soprattutto per i palchi, ossia le corna poste sulla sommità del capo, con 3 punte per lato.
Questo animale è considerato elegante e leggiadro, ma anche la sua carne è ritenuta gustosa e ricercata, tanto che nei luoghi di montagna, diverse ricette sono a base di carne di capriolo.
Molte persone, che desiderano reperire maggiori informazioni sul capriolo, si domandano come viva e quali siano le sue abitudini alimentari, riproduttive e sociali.
Principali specie di capriolo e habitat naturale
Ad oggi, le specie note di capriolo sono 4, e precisamente:
1. Caproleus caproleus: questa specie fu classificata dal botanico e zoologo Linneo nel 1758;
2. Caproleus caucasicus: fu lo studioso Dinnik, nel 1910, a operare la classificazione di questa specie;
3. Caproleus canus: tale specie fu classificata dal zoologo Miller nel 1910;
4. Caproleus italicus: fu lo studioso Festa, nel 1925, a identificare il capriolo italiano nell’Italia centrale, ma anche in Puglia e Calabria.
Il capriolo, inteso in senso ampio e indipendentemente dalle specie, è presente in varie zone d’Europa continentale, ma anche in Gran Bretagna e Medio Oriente.
In Italia, la sottospecie caproleus è stata individuata nelle zone alpine, nelle pendici abruzzesi, sulla Sila in Calabria, nel Gargano e nel Lazio, a Castelporziano.
Negli ultimi anni, diverse associazioni di volontariato e che operano nel settore della difesa della fauna selvatica hanno dato vita a progetti di ripopolamento e ricolonizzazione nella Pianura Padana e nell’Italia centrale.
Il capriolo ha il suo habitat naturale prevalentemente nel bosco e nel sottobosco, non solo laddove la vegetazione risulta più fitta, ma anche in presenza di cespugli più radi.
Originariamente, questo animale viveva soprattutto in pianura, popolando le zone più umide e rigogliose dell’Emilia Romagna, con riferimento all’Italia.
Caratteristiche fisiche del capriolo
Appartenente alla famiglia degli ungulati, il capriolo presenta un manto di colore marrone tendente al fulvo, con una peluria grigia che caratterizza il muso, dalle piccole dimensioni rispetto al corpo e che termina, sulla parte superiore, con due corna appuntite.
Rispetto al camoscio, il capriolo è dotato di una mascella con una maggiore protuberanza sul lato anteriore.
La dentatura dei caprioli comprende 32 denti e, come gli esseri umani, si compone dapprima di denti da latte e, successivamente, di definitivi.
Al pari degli altri ungulati, ossia mammiferi che appoggiano il peso del corpo sulle dita delle zampe, i caprioli sono molto veloci nella corsa.
Infatti, gli arti di questi animali hanno subito uno sviluppo, nel corso dei millenni, adatto a tale scopo.
Il salto del capriolo raggiunge altezze e lunghezze considerevoli, con misure, rispettivamente, di 2 e 8 metri.
La zoccolatura del capriolo risulta appuntita e piuttosto sottile e risultano molto sviluppati, in questo mammifero, udito e olfatto, proprio come per i cervi.
Rispetto a questi ultimi, tuttavia, le abitudini alimentari sono differenti, in quanto i caprioli necessitano di sostanze nutritive diverse rispetto ai cervi, considerando la loro mole più ridotta e la minore riserva di grasso che devono mantenere sotto lo strato cutaneo superficiale.
Come vive il capriolo: le sue abitudini
Con riferimento alle abitudini di vita del capriolo, il mammifero si riproduce prevalentemente durante la stagione primaverile ed estiva.
Le femmine partoriscono, dopo 9 mesi, al massimo due cuccioli, e i piccoli caprioli presentano il tipico manto maculato su una base di tonalità marrone scuro.
Nel periodo estivo avviene il corteggiamento da parte del maschio nei confronti della femmina. Tale pratica si concretizza con inseguimenti ripetuti, finché avviene l’accoppiamento.Il comportamento sociale dei caprioli cambia molto in funzione della stagione, perché mentre in inverno questo animale tende a vivere con altri esemplari della stessa specie, senza distinzione di sesso, durante l’estate si focalizza sull’accoppiamento e, successivamente, sull’accudimento della prole, formando gruppi composti soprattutto da maschio, femmina e cuccioli.
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