Antilope Saiga
Animali

Antilope Saiga: fatti e curiosità

La saiga tatarica, conosciuta anche come antilope delle steppe, è un animale diffuso sia in queste ultime, sia nelle zone semi desertiche eurasiatiche come Kazakistan, Mongolia, Turkmenistan, Uzbekistan, zona dei Carpazi e Russia.

Antilope Saiga caratteristiche fisiche

L’antilope saiga è caratterizzata da un naso a forma di proboscide, il quale la fa assomigliare sia a un dinosauro che a un tapiro.

Il suo corpo è snello ed esile, mentre la testa ha dimensioni piuttosto grandi, dove è presente un muso cadente, rigonfio, flessibile e con le narici rivolte verso il basso.

Esso funge sia da filtro per impedire l’accesso delle polveri tipiche dei luoghi in cui abita, sia per riscaldare l’aria che respira durante il periodo invernale.

È inoltre ricoperta da un sottopelo morbido e corto più un vello lanoso e fitto composto da peli più lunghi.

Durante l’inverno il suo manto, oltre ad assumere una colorazione bianca, diventa più spesso per consentirle di proteggersi meglio dalle temperature rigide.

Gli occhi sono grandi, neri e di forma rotonda, invece le orecchie, piuttosto corte, hanno una forma triangolare.

I maschi sono poi provvisti di lunghe corna dalla forma tubolare e raggiungono un peso che si aggira intorno ai trenta-cinquanta chili, mentre l’altezza al garrese corrisponde a 69-79 centimetri.

Essi hanno inoltre delle lunghe ciglia nella parte inferiore degli occhi.

Gli esemplari femmina hanno invece dimensioni più contenute, poiché possono pesare dai venti ai quaranta chili.

La coda è infine piuttosto corta per entrambi, in quanto raggiunge una misura massima di dodici centimetri.

Animale in via di estinzione

L’antilope saiga è un animale in via d’estinzione, in quanto è stata vittima di bracconaggio.

I cacciatori abusivi sono infatti soliti cacciare gli esemplari maschi per le corna, utilizzate come soprammobili oppure nella medicina cinese.

Bisogna inoltre segnalare che negli anni Cinquanta si diffuse una tremenda epidemia, il cui batterio decimò letteralmente i branchi e portò al decesso oltre duecentomila individui.

A tutto ciò si è aggiunta la costruzione di una barriera lungo il confine uzbeko voluto dal governo kazako per contrastare il contrabbando e il traffico di sostanze stupefacenti.

In questo modo sono pertanto state interrotte le rotte migratorie e molti animali sono rimasti intrappolati nelle reti.

Nel 2000, al fine di salvaguardare l’antilope con la proboscide, è stata creata una riserva naturale nella regione russa dell’Astrakhan.

Antilope delle steppe abitudini

L’antilope delle steppe è un animale gregario e vive pertanto in branchi composto dai trenta ai quaranta membri.

Inoltre, durante l’autunno e la primavera, si formano mandrie da oltre mille esemplari pronti a migrare.

Nei periodi di siccità, questo animale è solito bere una oppure due volte al giorno, altrimenti può tranquillamente vivere senz’acqua anche per diversi giorni.

Riesce a bere anche l’acqua salata, sa nuotare e riesce anche ad attraversare degli ampi corsi d’acqua.

Antilope Saiga riproduzione

Per questo mammifero ungulato, la stagione degli amori inizia verso la prima metà di novembre.

I maschi, al fine di conquistare un harem, devono sfidarsi a colpi di corna e durante questi combattimenti possono rimanere gravemente feriti.

Essi inoltre sono soliti digiunare durante questo periodo.

La gestazione delle femmine ha una durata pari a 140-145 giorni, dalla quale possono venire alla luce uno oppure due cuccioli, che vengono allattati diverse volte al giorno per un periodo breve.

Antilope con la proboscide alimentazione

Si tratta di un animale erbivoro che si nutre di licheni, erbe e molti altri vegetali presenti nella steppa, inclusi quelli velenosi per gli altri ungulati.

Mangia anche cortecce, gemme, ramoscelli e foglie delle piante basse.

Durante l’inverno si accontenta anche di foglie raggrinzite e rami secchi.