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Le api lasciano la campagna per la città

API IN CITTÀ. Cosa succede se le api lasciano la campagna e si trasferiscono in città? Come ha spiegato all’Adnkronos Francesco Panella, presidente dell’Unione nazionale apicoltori italiani, le api «ormai stanno meglio in città». Questo succede a causa dell’agricoltura intensiva, per la quale, secondo Panella, «servirebbe l’etichetta biocida, proprio come sui pacchetti di sigarette». Sono infatti i prodotti chimici utilizzati nelle moderne coltivazioni che allontanano le api dal loro habitat naturale.

L’AGRICOLTURA INTENSIVA CONTRO GLI INSETTI. Addio api, addio impollinazione. Ma il problema delle api è solo la punta di un iceberg: come ha commentato Panella, se le api non riescono a vivere in mezzo ai prodotti chimici utilizzati oggi in agricoltura, questo significa che nemmeno gli altri insetti potranno sopravvivere. A rischio anche coccinelle, libellule e farfalle, tutte creature pericolosissime per l’ecosistema.

NEGLI USA LA SITUAZIONE PEGGIORE. Stando ai dati presentati da Panella, la migrazione delle api dalle campagne alle città sta coinvolgendo in modo differente i diversi paesi. La nazione che sta vivendo la migrazione più massiccia è quella degli Stati Uniti, che nell’ultimo decennio ha visto ridursi ogni anno del 30% la popolazione di api. Se la cava meglio l’Italia, che ha sospeso l’utilizzo di alcuni insetticidi particolarmente nocivi. Ma per contrastare il fenomeno, sostiene Panella, è necessario cambiare il modo di fare agricoltura. Bisogna smettere di trattare il processo produttivo agricolo come se si trattasse di un elettrodomestico, e iniziare a pensare «che abbiamo a che fare con la natura e la sua complessità».