aquafarm 2017
Green economy

AquaFarm 2017: l’acqua che produce cibo, ma non solo

AquaFarm 2017: si parla di produzione sostenibile

Di certo quando si parla della produzione sostenibile di cibo non pensiamo subito all’acqua. In buona parte, però, sbagliamo: l’acquacoltura sostenibile, l’algocoltura e il vertical farming sono importanti già oggi, e lo saranno ancora di più nell’immediato futuro. Per questo motivo sta crescendo l’interesse per la nuova mostra-convegno  AquaFarm che si terrà il 26 e 27 gennaio 2017 nel quartiere fieristico di Pordenone: qui verranno spiegati al pubblico i nuovi prodotti e le migliori pratiche per la produzione sostenibile di cibo a partire dall’acqua.

Pesce, Alghe e Vertical Farm

Saranno dunque tre le tematiche principali dell’expo: acquacoltura sostenibile, algocoltura e vertical farming. Tre settori legati all’elemento acqua e di assoluta attualità, i quali se ben coordinati possono aiutare a garantire alla popolazione cibo sostenibile, salute e benessere. Per fare un esempio della centralità di questo tipo di produzione, basti pensare che nell’Unione Europea il 50% di tutti i frutti di mare provengono da acquacoltura. Aquafarm si rivolge prima di tutto ai professionisti dell’acquacoltura sostenibile, dell’industria della pesca, degli allevamenti ittici, della lavorazione del pesce e della grande distribuzione. Per l’importante enfasi posta sulla sostenibilità dei processi, Green.it ha deciso di diventare media partner dell’evento.

L’importanza strategica dell’acquacoltura

Il primo degli argomenti trattati sarà l’acquacoltura: assume quindi grandissima importanza la partnership tra AquaFarm 2017 e l’API, ovvero l’Associazione Piscicoltori Italiani. Come ha infatti dichiarato Pier Antonio Salvador, presidente dell’Associazione,

«L’API, dal 1964 a fianco degli acquacoltori italiani, plaude all’iniziativa di Pordenone Fiere, che rilancia in Italia una manifestazione dedicata al nostro settore, in un momento in cui l’importanza strategica dell’acquacoltura, sia economica che sociale, viene riconosciuta dalle più importanti istituzioni a livello globale. Siamo felici di appoggiare il lancio e lo sviluppo di AquaFarm, con l’auspicio che diventi un punto di riferimento del settore e momento d’incontro tra operatori, industria, ricerca, distribuzione, istituzioni, consumatori, insomma tutti i soggetti che vivono di acquacoltura e che l’acquacoltura può far vivere meglio».

Algocoltura: food, estetica, energia e trattamento dei rifiuti

Altro filone di estremo interesse sarà quello legato all’algocoltura: su queste pagine abbiamo del resto parlato più volte delle possibilità offerte dalla lavorazione delle alghe, sia dal punto di vista alimentare che energetico. A dare maggiore spessore alla discussione ci saranno gli interventi, tra gli altri, del professor Mario Tredici dell’Università degli studi di Firenze, nonché presidente dell’European Algae Biomass Association. La sua presenza e quella di altri studiosi permetteranno così, durante le sessioni dedicate all’algocoltura, di trattare i progetti più all’avanguardia a livello internazionale. Si parlerà dunque degli sviluppi riguardanti le alghe sul fronte dell’alimentazione, ma anche nel settore nella cosmesi, in quello energetico e nel trattamento dei rifiuti.

La trasversalità del vertical farming

Terzo e più innovativo dei temi scelti per AquaFarm è quello del vertical farming: si parlerà dunque di tecniche idroponiche, acquaponiche e aeroponiche. Questo argomento, in particolare, suscita un vivo interesse in vari settori grazie alle sue potenzialità per quanto riguarda il recupero e il riutilizzo del patrimonio edilizio pubblico e privato in cerca di destinazione.

Nel cuore dell’Europa mediterranea

Il quartiere fieristico di Pordenone non è una scelta casuale per AquaFarm 2017: la sua è infatti una posizione strategica, grazie alla posizione baricentrica della città del Friuli Venezia Giulia. L’evento infatti è indirizzato a tutti gli operatori italiani e del resto del bacino del Mediterraneo: si attendono dunque ospiti dalla Slovenia, Croazia, Albania ed Area Balcanica, fino a Malta, Grecia, Turchia Spagna e Portogallo. L’appuntamento per tutti gli interessati, dunque, è fissato per il 26 e il 27 gennaio, a Pordenone Fiere.