Animali

Aye aye: cos’è e dove vive

L’aye aye (Daubentonia madagascariensis) è un primate molto simile ai lemuri che vive nella foresta pluviale del Madagascar. È l’unico del suo genere poiché la specie gigante è estinta orami da anni. Si nutre di vegetali, larve di insetti e uova di uccelli ed è un animale notturno che si serve delle zampe e del suo dito opponibile per muoversi tra gli alberi. Vive in piccole società e dopo 5 mesi di gestazione la femmina partorisce un unico cucciolo che viene accudito per circa 2 anni. La sopravvivenza dell’aye aye è in pericolo a causa della riduzione del suo habitat naturale e dell’inquinamento ambientale.

L’aye aye un roditore o un primate?

L’animale descritto per la prima volta alla fine del 1700 dallo zoologo tedesco Karl Schreiber, è stato denominato scoiattolo gigante e classificato tra i roditori per il suo aspetto e la dentatura a crescita continua. Solo dopo uno studio accurato, si è scoperto che l’aye aye possiede i pollici opponibili e perciò è stato inserito tra i primati. È un mammifero piuttosto piccolo, infatti è lungo circa 45 cm e ha la coda coperta da pelo ispido che può raggiungere anche i 60 cm. Il mantello è di colore nero o marrone scuro con venature rossastre sul ventre, mentre il collare è chiaro.

La faccia triangolare è minuta con un pelo rado e ciuffi sulle sopracciglia, le orecchie invece sono tonde, glabre e nere. Gli occhi verdi sono grandi ed espressivi e ha la pupilla verticale, tipica degli animali notturni. Le mani hanno dita lunghe con artigli appuntiti, in particolare il dito medio è sottile, quasi scheletrico, ma forte e in grado di scavare anche il legno.

La caratteristica somatica principale dell’aye aye è il pollice opponibile che si trova all’altezza dei polsi. È un dito incompleto dotato di cartilagine che può lavorare anche in opposizione e connesso alla mano da tendini sottili. Gli scienziati hanno scoperto che lo scopo di questo dito aggiuntivo è quello di migliorare la presa delle zampe poiché le mani non riescono a offrire all’animale la stabilità necessaria per muoversi sugli alberi.

L’alimentazione e le abitudini sociali del piccolo primate

L’aye aye si nutre di piccoli insetti, vegetali, uova di uccelli e frutta e utilizza il suo dito medio per dare colpi sui rami degli alberi alla ricerca di suoni sordi rivelatori di larve al di sotto dello strato legnoso. Una volta individuato il punto in cui si trova il suo cibo preferito, scava un foro con i denti e si serve del dito medio per prendere gli insetti. L’artiglio a forma di uncino, è utile anche a prelevare la polpa all’interno delle noci di cocco o per estrarre il midollo dei bambù e per bere. L’animale infatti per dissetarsi, bagna le dita nell’acqua e poi le porta alla bocca.

Per anni l’aye aye è stato considerato un solitario, ma recenti scoperte hanno evidenziato la sua capacità di socializzare e vivere in piccoli gruppi, soprattutto al di fuori del periodo riproduttivo in cui manifesta una forte aggressività nei confronti dei maschi della stessa specie. La femmina raggiunge la maturità sessuale intorno ai 2 anni e partorisce l’unico cucciolo dopo circa 5 mesi dall’accoppiamento.

L’aye aye e il suo habitat

Il mammifero è un animale notturno. Di giorno dorme nel nido di foglie che costruisce all’interno di tronchi cavi e si sveglia circa 30 minuti prima del tramonto. Il suo habitat ideale è la foresta pluviale nella zona costiera orientale del Madagascar, anche se sono stati ritrovati alcuni fossili risalenti a 34 milioni di anni fa, in Egitto e in Kenya. Gli antichi antenati dell’aye aye infatti erano diffusi in tutta l’Africa ma per motivi ancora da scoprire, si sono localizzati unicamente in Madagascar.Il mammifero è inserito nella lista degli animali in via di estinzione, poiché il suo territorio è costantemente ridotto dalle coltivazioni dell’uomo e da interventi poco attenti all’equilibrio ambientale. Per impedirne l’estinzione, molti esemplari sono stati trasferiti all’interno dei parchi nazionali dell’isola come quello di Andohahela, di Mananara Nord o della Montagna d’Ambra. Qui l’aye aye può vivere in tranquillità, lontano dai rumori e dalle intrusioni degli uomini, controllato dagli zoologi che valutano costantemente la salute degli animali e il loro adattamento al territorio.