Bonus Edilizia
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Bonus Edilizia: come funziona

Il bonus edilizia è un’importante agevolazione fiscale erogata dall’Agenzia delle Entrate quando si effettuano interventi di recupero del patrimonio edilizio sia sulla singola abitazione sia su edifici condominiali. Come sono strutturati i bonus, in che cosa consistono e soprattutto di quanto è possibile beneficiare.

Bonus Edilizia: come funziona

Il bonus edilizia è in vigore anche quest’anno ed è un aiuto economico sotto forma di credito fiscale disciplinato dall’articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi. Si tratta di una detrazione dall’IRPEF del 36% delle spese sostenute per ristrutturazioni edilizie fino a 48mila euro per abitazione.

Dal 2012 al 2013 la percentuale di detrazione era più elevata, ossia del 50% fino a un importo massimo di spesa di 96mila euro. In seguito vi sono stati numerosi provvedimenti, la Legge di Bilancio del 2019 prevedeva la detrazione IRPEF del 50% su un limite massimo di spesa di 96mila euro per unità abitativa e, se non interverranno proroghe, la detrazione potrà tornare al 36% con un limite massimo di spesa di 48mila euro.

Come ottenere il bonus edilizia

Per ottenere il bonus edilizia è obbligatorio trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori fatti, come è previsto per gli interventi di riqualificazione energetica. La comunicazione all’Enea è necessaria per valutare il risparmio energetico ottenuto.

I benefici fiscali non riguardano esclusivamente la detrazione IRPEF, ma ad esempio c’è la possibilità di pagare l’IVA in misura ridotta e portare in detrazione gli interessi passivi sui mutui per ristrutturare l’abitazione principale. Si possono detrarre anche i costi dell’acquisto di posti auto che fanno parte di edifici ristrutturati.

A quanto ammontano le detrazioni

Le detrazioni per le singole unità abitative consistono nel 50% delle spese sostenute e documentate tramite bonifico bancario con un limite massimo di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare, oppure si può detrarre il 36% con un limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare.

In caso di condominio l’agevolazione va suddivisa tra tutti i contribuenti che possiedono gli immobili sui quali sono stati fatti gli interventi. Possono usufruire dei bonus per la ristrutturazione edilizia i contribuenti che pagano l’IRPEF e risiedono oppure no nel territorio italiano.

L’agevolazione spetta sia ai proprietari degli immobili sia a chi ha diritti di godimento sugli immobili come ad esempio i nudi proprietari, gli usufruttuari, i locatari, i soci di cooperative, gli imprenditori e i soggetti che sono indicati nell’articolo 5 del TUIR, ovvero che producono redditi da società di vario tipo.

Per quali lavori si può ottenere il bonus

Gli interventi che possono beneficiare del bonus edilizia sono elencati all’articolo 3 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, ossia manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo.

I lavori possono essere fatti su immobili di qualsiasi categoria catastale, perfino su quelli rurali e le pertinenze, ma non possono beneficiare delle detrazioni gli interventi di manutenzione ordinaria.

Per manutenzione straordinaria si intendono le modifiche necessarie per sostituire e integrare servizi tecnologici, igienici e sanitari, sempre che non modifichino la volumetria dell’abitazione e non cambino la destinazione d’uso.

Per fare qualche esempio, il rifacimento o la costruzione di scale, l’installazione di ascensori, il miglioramento o la realizzazione dei servizi igienici, la sostituzione degli infissi e tutti gli interventi finalizzati al risparmio energetico.

Le agevolazioni fiscali per i condomini

È possibile ottenere il bonus edilizia anche per le ristrutturazioni di edifici condominiali. Le detrazioni sono del 50% delle spese sostenute e documentate da bonifici fatti dall’amministratore con un limite massimo di 96mila euro per ogni unità immobiliare o il 36% con spesa massima di 48mila euro per unità immobiliare.Le parti comuni sono quelle fruibili da più unità immobiliari autonome a prescindere dai proprietari, ad esempio il suolo dove sorge l’edificio, i muri portanti, i tetti, le scale, i portoni, i cortili. Le detrazioni spettano ad ogni singolo condomino in base alla quota millesimale di proprietà e si riferiscono all’anno di effettuazione del bonifico da parte dell’amministratore.