casa stampata in 3D
Architettura sostenibile

La prima casa stampata in 3D in sole 24 ore

La tecnica della stampa 3D applicata all’edilizia continua a fare passi da gigante. Dopo la realizzazione del primo ufficio a Dubai, ecco un nuovo esempio di edificio costruito grazie a una stampante tridimensionale. Questa volta il risultato è ancora più interessante, perché i tempi di realizzazione si sono ridotti a dismisura e la casa stampata in 3D è la prima ad essere stata costruita direttamente in loco. La maggior parte delle stampanti attualmente utilizzate consentono infatti di realizzare i singoli elementi che vengono poi assemblati in cantiere, in questo caso invece si è riusciti a lavorare direttamente sul terreno da edificare.

La prima casa costruita direttamente in cantiere

La casa stampata in 3D è sorta nella cittadina di Stupino, a un’ottantina di chilometri da Mosca, in Russia. Ed è frutto di un progetto congiunto che ha visto coinvolte diverse realtà, da Pik Companies Group a Samsung, da Technonicol Corporation a Bitex Reibeputz, fino a Fabrika Okon. Ma a fare da capofila è l’azienda Apis Cor, che ha sviluppato la stampante innovativa che ha realizzato l’abitazione: una macchina robotica compatta e leggera, dotata di un braccio meccanico simile ad una gru che le consente di funzionare sia all’interno sia all’esterno e di lavorare girando intorno al manufatto, raggiungendone ogni punto.

Una casa stampata in 3D realizzata in un giorno

Il risultato finale è un’abitazione dalla forma circolare di 37 mq dove non manca nulla: cucina, soggiorno, camera da letto e bagno.

La stampante utilizza un calcestruzzo dalle discrete caratteristiche meccaniche- secondo gli ideatori è in grado di resistere per almeno 175 anni– che viene gettato a una temperatura minima di 5°C. Motivo per cui nella fase di costruzione è stata allestita una tenda intorno al cantiere per calmierare le rigide temperature russe. Questo ulteriore ostacolo non ha rallentato né compromesso la realizzazione della casa stampata in 3D, che è stata ultimata in sole 24 ore.

Costo chiavi in mano di soli 9500 euro

E il vantaggio non è solo il tempo ma anche il costo. Il modulo abitativo ha un prezzo finale chiavi in mano di soli 9500 euro, una cifra che comprende non soltanto i lavori di costruzione e i materiali per le fondamenta ma anche il montaggio di rifiniture interne ed esterne, finestre, porte, pareti e anche l’installazione dell’impianto di riscaldamento.

Un prezzo così basso rende la casa stampata in 3D una reale alternativa ai tradizionali manufatti, perlomeno in un’ottica di seconda abitazione o di dimore emergenziali. Ed è proprio questo l’obiettivo di Apis Cor: dimostrare che la stampa 3D può diventare un valido alleato nel mondo dell’edilizia.

Veloce, efficiente, sostenibile e low-cost

“Vogliamo cambiare l’opinione pubblica, mostrando come si possano raggiungere obiettivi di velocità, efficienza, affidabilità e sostenibilità ambientale in un solo colpo, grazie alle stampa 3D- spiega Nikita Chen-yun-tai, fondatore dell’azienda. Il nostro scopo è quello di contribuire a risolvere i problemi abitativi di tutto il mondo.”

Una soluzione per gestire situazioni di emergenza

La casa stampata in 3 D potrebbe infatti essere utilizzata sia per rispondere alle esigenze di coloro che non possono permettersi gli elevati costi di un’abitazione tradizionale o come sostituto delle soluzioni temporanee utilizzate per gestire situazioni di emergenza. Pensiamo all’accoglienza dei rifugiati così come a quella degli sfollati in caso di calamità naturali, situazioni che purtroppo in entrambe i casi ci riguardano molto da vicino.

Ecco il video che ne illustra la realizzazione.