Case passive e zero-energy: il futuro dell’abitare finanziato oggi
Il concetto di “casa” si sta evolvendo rapidamente, spinto da una crescente consapevolezza ambientale e dalla necessità di ottimizzare i costi energetici. In questo scenario, termini come “casa passiva” o “edificio a energia quasi zero” (NZEB – Nearly Zero-Energy Building) sono passati da essere espressioni per appassionati di architettura sostenibile a rappresentare una direzione concreta per il futuro del settore immobiliare. Costruire o acquistare un’abitazione con elevatissimi standard di efficienza non è più solo una scelta etica, ma una decisione strategica dal punto di vista economico. A tal proposito, comprendere come finanziare questo tipo di investimento è il primo passo per trasformare una visione futura in una realtà presente, e in questo contesto, un mutuo green per la prima casa si rivela uno strumento finanziario potente e lungimirante, capace di supportare un cambiamento che è già in atto.
Che cosa distingue una casa passiva da una tradizionale?
A prima vista, una casa passiva potrebbe non sembrare diversa da una moderna costruzione convenzionale. La vera rivoluzione, tuttavia, si nasconde all’interno della sua progettazione e dei suoi componenti costruttivi. A differenza di un’abitazione tradizionale, che si affida a impianti di riscaldamento e raffrescamento attivi (come caldaie e condizionatori) per raggiungere il comfort termico, una casa passiva è progettata per mantenere una temperatura interna piacevole e costante durante tutto l’anno con un dispendio energetico minimo. Questo risultato è ottenuto grazie a una combinazione di elementi chiave: un isolamento termico ad altissime prestazioni dell’intero involucro (muri, tetto, fondamenta), finestre con tripli vetri e telai termicamente isolati, un’assoluta tenuta all’aria per eliminare spifferi e dispersioni, e un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Quest’ultimo garantisce un ricambio d’aria costante e salubre senza disperdere il calore accumulato all’interno, sfruttando anche le fonti di energia “passive” come il calore prodotto dagli elettrodomestici e dalle persone presenti.
I vantaggi economici che guardano al lungo termine
L’investimento iniziale per una casa passiva o a energia quasi zero può essere superiore rispetto a quello per un edificio tradizionale, con un delta che si attesta mediamente tra il 5% e il 15%. Questa spesa aggiuntiva, però, non va considerata un semplice costo, bensì un investimento con un ritorno economico estremamente vantaggioso nel medio e lungo periodo. Il beneficio più immediato e tangibile è il drastico taglio dei costi in bolletta: una casa passiva può ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento fino al 90% rispetto a un edificio standard; questo si traduce in un risparmio di migliaia di euro ogni anno, una cifra che non solo ammortizza rapidamente il maggior costo iniziale, ma che protegge anche i proprietari dalla volatilità e dai continui aumenti dei prezzi dell’energia.
Il mutuo green: lo strumento finanziario per anticipare il futuro
Le istituzioni finanziarie hanno colto l’importanza di questa transizione ecologica, sviluppando prodotti specifici per incentivare la costruzione e l’acquisto di immobili sostenibili. Il mutuo green è la risposta a questa esigenza: si tratta di un finanziamento pensato appositamente per chi acquista, costruisce o ristruttura un immobile ad alta efficienza energetica (solitamente a partire dalla classe A). Per incentivare questa scelta, le banche offrono condizioni agevolate, come tassi di interesse più bassi (spread ridotti), sconti sulle spese di istruttoria o perizie gratuite. La scelta di un mutuo green significa non solo ottenere un vantaggio economico immediato sul costo del finanziamento, ma anche accedere a uno strumento che valorizza la sostenibilità dell’investimento.
Esempi concreti in Italia e in Europa
Sebbene il percorso sia ancora lungo, gli esempi di edilizia ad alta efficienza si stanno moltiplicando. L’Europa è all’avanguardia, con Paesi come la Germania, la Svezia e l’Austria che da decenni promuovono lo standard Passivhaus. Uno degli esempi più rappresentativi è senza alcun dubbio l’Heliotrope di Friburgo: si tratta di una casa che ruota su se stessa per seguire il percorso del sole, in modo da massimizzare l’efficienza energetica; inoltre, è anche il primo edificio al mondo a produrre più energia di quanta ne consumi. In Italia, la città di Milano è stata pioniera, con progetti come il complesso residenziale “Bosco Verticale” e il “K10B”, l’accorpamento di due edifici, composto da uno stabile di nuova costruzione e il recupero di un garage.
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