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Mobilità

Colonnine elettriche per ricarica auto a casa – scelta e ecobonus 110%

In Italia il mercato dei veicoli elettrici e delle rispettive colonnine ricariche auto casa deve ancora svilupparsi a pieno regime.

La loro installazione è molto conveniente, in quanto, rispetto ai dispositivi pubblici, permette di dimezzare i costi di ricarica.

Tutti i vantaggi delle auto elettriche

Lo sviluppo delle tecnologie più all’avanguardia sta portando a un autentico boom dell’elettrico, in quanto capace di offrire numerosi vantaggi, tra cui:

– notevole riduzione dell’inquinamento ambientale e acustico;

– il motore elettrico richiede meno manutenzione rispetto a uno tradizionale;

– i veicoli elettrici, avendo meno parti in movimento, sono meno soggetti a rotture oppure malfunzionamenti;

– assicurano un ottimo rendimento e risparmio energetico;

– un pieno elettrico di pochi euro consente di percorrere oltre cento km.

Decreto Rilancio del 19 maggio 2020

Il Governo Italiano, al fine di favorire lo sviluppo dell’elettrico, ha promulgato il Decreto Rilancio, grazie al quale è possibile ottenere gratis, dal 1 luglio 2020 e fino a dicembre 2022, delle colonnine ricariche auto casa da installare all’interno del proprio garage, a patto che vengano realizzati determinati interventi.

Tempistiche di ricarica e potenze

La potenza della batteria viene misurata in chilowatt (Kw) ed è un dato fondamentale per comprendere il suo rispettivo tempo di ricarica.

Le colonnine ricarica auto casa hanno una potenza pari a 3 Kw, mentre quella dei dispositivi pubblici corrisponde a 22 Kw.

Nel primo caso saranno pertanto necessarie dieci ore, mentre in quest’ultimo ne sono sufficienti solo un paio.

Tipologie di prese

Ogni veicolo elettrico è compatibile con una sola tipologia di presa, a meno che non venga acquistato un adattatore.

I connettori attualmente più utilizzati sono i seguenti:

Tipo 2 o Mennekes: non è altro che il connettore standard europeo, utilizza la corrente AC (alternata) e si trova su tutti gli autoveicoli elettrici moderni, eccetto quelli leggeri.

Ha una potenza minima pari a 43 Kw;

presa Chademo: si tratta della ricarica veloce in corrente continua (DC) e si trova su alcuni veicoli dei marchi Citroen, Peugeot, Nissan e Mitsubishi;

presa CCS Combo 2: CCS è l’acronimo di Combined Charging System.

Si tratta di un connettore di ricarica che include sia quella in ricarica lenta, sia quella in corrente continua e si trova su alcuni veicoli Volkswagen e BMW.

Come installare una colonnina ricarica auto casa

Per installare una colonnina per ricaricare la propria auto elettrica non è necessario richiedere alcun tipo di permesso, basterà semplicemente collegare il dispositivo al contatore della corrente.

Non è inoltre necessaria una contabilizzazione a parte, al massimo occorrerà richiedere un potenziamento al proprio fornitore.

Se però si vive in un condominio, bisogna far aggiungere tale decisione all’ordine del giorno dell’assemblea, poiché la delibera, al fine di trovare accoglimento, deve raggiungere un consenso di 501 millesimi su 1000.

Qualora si intendesse installare la colonnina in garage per utilizzo personale, si può procedere senza chiedere autorizzazioni.

Infine, dal 2018, per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno dieci unità abitative e in quelli a scopo non abitativo e provvisti di superficie utile di almeno 500 metri quadrati, vige l’obbligo di predisposizione per installare le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

Prezzi colonnine ricarica auto casa

I prezzi delle colonnine ricarica auto casa vengono calcolati in base alla tipologia di apparecchio.

In commercio è possibile trovarne due:

colonnine di ricarica: sono una specie di totem da appoggiare al pavimento;

wallbox: come dice il termine stesso, si tratta di una scatola da fissare sulla parete.

Il prezzo dei due modelli cambia di poco, ma il fattore che ne determina la differenza più significativa è la potenza.

È però doveroso segnalare che, fino al mese di dicembre 2022, la detrazione IRPEF consente di beneficiare di un rimborso del 110%.

Grazie a tale agevolazione si riceverà, nell’arco di cinque anni, una somma di denaro maggiore rispetto a quella spesa.