come sarà il clima nel 2099
Cambiamento climatico

Come sarà il clima nel 2099?


Gli sforzi messi in campo per fermare i cambiamenti climatici stanno aumentando nel tempo. Certo, non siamo lontanamente vicini a poter affermare di “stare facendo tutto il possibile” per eliminare le emissioni di gas a effetto serra, e la lentezza con cui si fanno dei passi in avanti in tal senso – si pensi alle ultime conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – è sconfortante. Ma ipotizziamo che nei prossimi anni si centrino gli obiettivi che sono stati prefissati in cambio ambientale. Pensiamo per esempio all’Unione Europea, che punta a essere climaticamente neutra entro il 2050, passando per una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. Vuol forse dire che i cambiamenti climatici si interromperanno a metà del secolo? No di certo: questo è un processo già in atto, che non può essere fermato, quanto invece contenuto. Da qui l’obiettivo condiviso a livello globale di contenere l’aumento delle temperature medie al di sotto della soglia di 1,5 gradi centigradi. Insomma, il clima sta già cambiando e continuerà a farlo, con la situazione che nei prossimi anni sarà comunque peggiore rispetto a oggi, pur centrando gli obiettivi prefissati. Dunque, come sarà il clima nel 2099? Come cambieranno le zone climatiche entro la fine del secolo, per via dell’inquinamento umano dei decenni passati, attuale e futuro?

Le mappe di classificazione climatica Köppen-Geiger

Uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori e pubblicato il 23 ottobre 2023 sulla rivista Scientific Data cerca di stimare quale sarà il clima del 2099 a livello mondiale, a partire da un’analisi delle mappe di classificazione climatica Köppen-Geiger. Per capire come gli scienziati guidati da Hylke Beck – professore assistente presso la King Abdullah University of Science and Technology – hanno stimato il clima del 2099 è quindi doveroso capire cosa sono, a grandi linee, queste mappe. Tutto parte dalla classificazione dei climi fatta nel 1918 da Wladimir Köppen, la quale è stata perfezionata e aggiornata nel tempo. In estrema sintesi, questa classificazione mondiale divide il globo in cinque gruppi principali di climi. Quello tropicale piovoso, quello arido, quello temperato-caldo piovoso, quello boreale e quello nivale. Ci sono poi diversi microclimi, da quello della tundra a quello glaciale, passando per quello desertico e per quello steppico. L’identificazione delle diverse tipologie di clima è uno strumento fondamentale per comprendere il mutare del clima a livello mondiale, ed è per l’appunto da qui che sono partiti i ricercatori per stimare il clima del 2099.

Come sarà il clima nel 2099? Le nuove mappe

Il team di ricerca è partito dai dati storici relativi a quattro periodi che vanno dal 1901 al 2020, prendendo in esame 67 diversi modelli climatici per capire quale sarà il clima del 2099. In questo modo hanno potuto prendere in considerazione le conseguenze sul clima esercitate da dei tassi di riscaldamento plausibili, in un’ottica di intensificazione dei cambiamenti climatici. Vari ecosistemi vedranno mutare le proprie condizioni ambientali. Si stima per esempio che un’area estesa 2,6 milioni di chilometri quadrati – ovvero grande pressappoco come l’Argentina – passerà dalla catalogazione “polare” a “fredda” nel periodo compreso tra il 2071 e il 2099. Altri 2,4 milioni di chilometri quadrati (un’estensione pari a quella dell’Algeria) passeranno dal clima freddo a quello temperato, mentre 1,1 milioni di chilometri quadrati passeranno dall’essere freddi all’essere aridi. Tutto questo porterà a conseguenze enormi nel campo della biodiversità, con implicazioni anche sui versanti dei servizi ecosistemici e della sicurezza alimentare. Si pensi a cosa comporterà l’estendersi delle zone definite aride: siccità più gravi e più durature, che porteranno a stress idrico, a carenza di cibo, a migrazioni.