Frutti della terra (foto: www.arezzometeo.com)
Agricoltura

Contadini si diventa: le dritte per il nostro primo orto

UN ORTO PER MILLE RAGIONI. Sempre più persone decidono di coltivare un piccolo orticello. Le ragioni sono tante: la soddisfazione di mangiare i frutti del proprio lavoro, la certezza della genuinità del cibo, le spese contenute, l’esigenza di impiegare il proprio tempo in modo salutare e fruttuoso. Ma non ci si può improvvisare contadini da un giorno all’altro: anche un piccolo orto, per quanto non presenti un’impresa titanica, richiede una certa dose di conoscenze preliminari. Ecco dunque un po’ di dritte per cominciare a coltivare per la prima volta il proprio terreno.

IL TERRENO

  • Piccolo e ben curato: se ci accingiamo per la prima volta a coltivare un orto, è preferibile limitare la superficie totale. Per una famiglia di tre persone, per esempio, un orto di 20 o 30 metri quadrati è più che sufficiente, almeno per i principianti
  • Tempus fugit: prima di decidere quanto e cosa coltivare, pensiamo a quanto tempo potremo effettivamente impiegare nell’orto. Durante il periodo di massima produzione, infatti, l’impegno deve essere continuativo, non saltuario, cosicché i lavori non vengano lasciati indietro e le colture rimangano senza cura o senza acqua
  • Vicino alla casa: un orto familiare, se possibile, deve essere abbastanza vicino all’abitazione. Insomma, avere le spezie necessarie per la preparazione di un piatto a portata di mano è il massimo e non tutti possono concedersi questo lusso, ma non possiamo nemmeno pensare di poter perdere metà del nostro tempo libero per recarci dal nostro appartamento al nostro orto fuori città. Laddove possibile, evitiamo zone troppo trafficate, poiché i residui dei gas di scarico non sono di certo un toccasana per le nostre verdure
  • Al sole: il terreno ottimale per un orto è in pieno sole, poiché la maggior parte degli ortaggi richiedono temperature elevate e buon irraggiamento. Solo durante il primo periodo di crescita dovremmo stare attenti a proteggere le piantine da un’esposizione eccessiva i raggi solari.

LE AIUOLE

  • Un po’ di geometria: prima di prendere in mano la zappa, stendiamo un progetto su carta, così da non ritrovarci con delle aiuole troppo vicine o troppo grandi per essere effettivamente curate. I camminamenti tra una siepe e l’altra devono essere di almeno 20 centimetri, per evitare di pestare e rovinare il terreno di semina vero e proprio
  • Sfruttiamo la luce: l’orientamento delle aiuole non è puramente estetico, tutt’altro. Per sfruttare al massimo i raggi del sole bisogna infatti orientarle perpendicolarmente al tragitto del sole. In termini pratici, visto che il sole sorge ad est e tramonta ad ovest, le aiuole del nostro orto dovranno andare da sud a nord
  • Non esageriamo: dedichiamo ad ogni diversa coltura lo spazio che le spetta. Per fare un esempio, un’aiuola di un metro quadrato coltivata a prezzemolo produrrà tutto il prezzemolo che una famiglia può consumare, così come sarebbe assurdo dedicare più di tre piante di pomodoro per ogni persona della famiglia.

COSA COLTIVARE. Se abbiamo deciso di metterci all’opera in questi giorni, abbiamo fatto la scelta giusta: in maggio si possono seminare peperoni, pomodori, melanzane, zucchine, cipolle, insalate, erbe aromatiche, insomma, il meglio del meglio. Ma anche qui, cerchiamo di non esagerare, e di non farci prendere la mano. Pensiamo infatti a:

  • quali verdure sono effettivamente coltivabili con profitto nella nostra zona
  • quali sono gli ortaggi che concretamente la nostra famiglia predilige e quindi consuma realmente
  • quali verdure possono essere conservate più a lungo