divorzi tra albatros
Animali

Il cambiamento climatico aumenta i divorzi tra albatros

I divorzi sono all’ordine del giorno. È noto per esempio che in Italia nel 2019 – e quindi prima degli effetti della pandemia sulle coppie – si erano contate in tutto 97.474 separazioni totali tra coniugi, numero perfettamente in linea con gli anni precedenti, nonché 85.349 divorzi. Tra gli animali le cose funzionano in modo differente: come è noto infatti la monogamia non è particolarmente diffusa nel mondo animale. Sappiamo infatti che meno del 5% delle specie di mammiferi forma delle coppie monogame, e che questa abitudine è molto rara anche per i pesci e in generale per gli abitanti del mare: a fare eccezione sono per esempio i cavallucci marini. Ci sono invece molte specie orientate alla monogamia tra gli uccelli, dove si arriva a circa l’80%. A quanto pare, però, il climate change sta influenzando anche questo comportamento, anche e soprattutto tra quelle specie di uccelli famose proprio per il fatto di costituire delle coppie durature. Un’indagine ha per esempio dimostrato che il cambiamento climatico sta aumentando i divorsi tra albatros, un fenomeno che a lungo andare potrebbe risultare svantaggioso per questa specie.

Perché alcuni animali sono monogami

Prima di capire perché il cambiamento climatico sta incrementando i divorzi tra albatros, e prima di vedere quali possono essere le conseguenze, può essere utile spiegare brevemente per quale motivo diverse specie animali sono naturalmente monogame. Nel mondo animale la formazione di una coppia non è figlia di un costrutto sociale, né conseguenza di una certa religione o di una determinata etica. Tra gli uccelli il tasso di monogamia è molto alto per il semplice fatto che questi animali si riproducono per mezzo della cova delle uova, attività che in molti casi può richiedere la presenza di due esemplari adulti, rendendo così particolarmente vantaggiosa la formazione di una coppia stabile. Poter contare su un partner nel tempo dà maggiore sicurezza, e aumenta le probabilità di poter perpetuare la specie: lo scopo della monogamia è quindi essenzialmente riproduttivo. Ed è proprio l’eventuale insuccesso riproduttivo, nella maggior parte dei casi, a determinare un “divorzio” nel regno animale. Questo sta accadendo sempre più spesso anche tra gli albatros, per via dei cambiamenti climatici.

Perché il cambiamento climatico aumenta i divorzi tra albatros

Gli albatros, anche detti semplicemente albatri, sono degli animali unici sotto diversi punti di vista. Si pensi per esempio all’albatro urlatore, che con sua apertura alare fino a 3,5 metri è di fatto l’uccello volatile più grande del mondo (l’aquila reale, per fare una comparazione, raggiunge girca i 2,3 metri). Va sottolineato che tutte e 22 le specie di albatro sono inserite nell’elenco degli animali minacciati, messe a rischio dalle pesco con i palamiti, dalla presenza di rifiuti di plastica in mare e dal basso tasso di riproduzione. Ed è proprio qui che si inserisce, a peggiorare la situazione, il cambiamento climatico. Ma in che modo questo aumenta i divorzi tra albatros? Pensiamo alle isole Falkland, dove ci sono circa 500 mila coppie di albatros dal soppracciglio nero impegnate nella nidificazione. É noto che le femmine della specie depongono un solo uovo a covata, e che, in caso di mancata schiusura, la probabilità di rottura della coppia aumenta di 5 volte. Francesco Ventura, ricercatore della Woods Hole Oceanographic Institution, ha calcolato che per via dell’aumento delle temperature medie, la percentuale di divorzi tra albatros che hanno portato a termine una covata con successo è aumentata dell’8%. Per quale motivo? All’aumentare delle temperature dell’acqua, cercare cibo diventa più difficile, portando gli uccelli a dover volare per distanze molto maggiori: crescono così la fatica, lo stress e la fame. E proprio per questo la femmina di albatros sarebbe maggiormente portata a cambiare partner, sperando di ridurre per l’appunto fatica, stress e fame. Qualcosa di simile è stato riscontrato anche nel monitoraggio dei pinguini.
Ma se è vero che a livello individuale la scelta dell’albatros di rompere la monogamia può risultare vantaggiosa, guardando alla comunità e alla sopravvivenza delle colonie, questo comportamento può rappresentare un’ulteriore minaccia: una nuova coppia non può infatti vantare l’esperienza maturata da una coppia al contrario esperta e consolidata, riducendo il tasso riproduttivo complessivo.