economia circolare
Green economy

Economia circolare e green building per cambiare prospettiva

C’era una volta – e in verità c’è ancora- l'”economia lineare”. Un modello nato all’alba della Rivoluzione industriale tra Settecento e Ottocento, ispirato allo schema ‘produci, consuma e dismetti’. Ma la storia, specie quella degli ultimi anni, ci sta dimostrando la fallacia di un sistema che ha provocato disastri sia sul piano ambientale sia su quello sociale. Tra fenomeni di urbanizzazione sfrenata, di consumo di massa e di utilizzo di combustibili fossili il collasso è vicino. E l’inversione di tendenza necessaria.

Economia circolare: il prodotto si trasforma e recupera

C’è chi ha proposto un contro-modello cosiddetto di ‘decrescita felice’, incentrato sul principio di ‘fare di più con meno’, al quale ultimamente si sta opponendo, o affiancando, un’altra visione, forse meno idealista e più concreta, ispirata al ‘fare di più con ciò che si ha già’. Parliamo dell’ “economia circolare”, un sistema in cui il concetto di fine vita di un prodotto è sostituito da quello di trasformazione e di riuso. L’obiettivo è appunto ‘chiudere il cerchio’, ovvero ottimizzare lo sfruttamento di risorse e materie prime nell’intero ciclo di vita: dalla produzione al consumo fino al recupero.

“L’economia circolare chiede una ridefinizione del sistema industriale, che sia rigenerativo e ricostitutivo, nei fini e nei mezzi – spiega Emanuele Bompan, giornalista e geografo e autore del libro ‘L’economia circolare‘ – Al concetto di fine vita del prodotto, si vuole sostituire quello di eterna resurrezione e trasformazione, valorizzando ogni sua componente in un circolo chiuso, efficiente, scomposto nei suoi elementi di base”.

Edilizia al centro

Uno sviluppo sostenibile, quindi, come principio-guida applicabile a tutti i comparti del nostro sistema economico, primo fra tutti quello dell’edilizia, responsabile di più del 50% dell’inquinamento atmosferico e di una produzione di rifiuti speciali pari a 500 mln di tonnellate soltanto in Europa. Eppure il cambiamento è possibile, come dimostrano alcuni edifici certificati Leed presentati dal professore Giuliano Dall’O nel volume ‘Leadership in Green Building’, in cui si spinge a riflettere sui benefici di un approccio più responsabile all’architettura e all’ingegneria basato sulla limitazione del consumo di risorse e su tecniche costruttive rispettose dell’ecosistema

Due volumi per capirne di più

Proprio per la loro complementarietà e abbiamo scelto di presentarvi insieme queste due recenti pubblicazioni, edite entrambe da Edizioni Ambiente e nate all’interno dell’incubatore trentino Progetto Manifattura – Green Innovation Factory, di cui i partner Habitech e GBC Italia fanno parte. Le tematiche sono trattate, in entrambe i casi, in modo semplice ma efficace rivelandosi quindi uno strumento utile sia al mondo professionale sia al grande pubblico, al fine di avvicinarsi e di comprendere meglio alcune fra le tematiche di maggiore attualità.

‘L’economia circolare’

L_Economia_Circolare_come_rivoluzionare_il_sistema_industriale_e_produttivo_L’economia Circolare“, scritto dal giornalista Emanuele Bompan con il supporto di Ilaria Nicoletta Brambilla, è un testo di 160 pagine in cui si analizza con chiarezza il nuovo modello economico, contrapponendolo a quello cosiddetto ‘lineare’. Gli autori si soffermano sulle parole-chiave di questo cambiamento, ripercorrendone le principali tappe istituzionali e i padri fondatori, senza però dimenticare gli aspetti pragmatici, riportando  numerosi esempi della sua applicazione in progetti industriali dei più diversi settori e nelle politiche. Il testo è arricchito da alcune interviste ai “guru” internazionali dell’innovazione sostenibile in economia.
“L’economia circolare” ha il pregio ulteriore di definire con molta nettezza cosa è e cosa non è economia circolare, fornendo al lettore indicazioni preziose per districarsi nell’uso già molto diffuso (e quindi a volte distorto, se non proprio fraudolento) che si fa di questo termine oggi sempre più “in voga”.

Leadership in green building

Promossa in Italia dal 2008, con la fondazione di Green Building Council Italia, la certificazioneLeadership in greenbuilding ambientale LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) ha conquistato in pochi anni un ruolo di spicco nel settore delle costruzioni. “Leadership in green building“, curato da Giuliano Dall’Ò, raccoglie una selezione degli edifici certificati LEED più rappresentativi del nostro paese. Le schede presentate in questo libro raccontano e illustrano con immagini di grande impatto esperienze di avanguardia, attente ai parametri energetici e al benessere degli utenti e coerenti con la necessità di passare da un modello economico lineare a uno circolare. Nuovi edifici che coniugano eleganza e rispetto per i parametri ambientali, con progetti di Garretti Associati, GaS Studio, Kohn Pedersen Fox, Michele De Lucchi, Park Associati, Renzo Piano Building Workshop, Richard Meier, Stefano Boeri Architetti, William McDonough, e molti altri.

Ecco un piccolo assaggio.

1

Casa Natura Villa Santi: casa rurale del parco dell’adamello Brenta, nel comune di Montagne. Rinnovata con un progetto di restauro conservativo che ne ha mantenuto l’aspetto tradizionale. Oltre alle nuove tecnologie per la produzione ed il risparmio energetico, dispone di una rete di raccolta delle acque piovane

2
Ambasciata Americana a Roma: palazzo storico costruito nel 1921, sede dal 2005 del Dipartimento di stato degli USA. Ha oltre 200 impiegati, di cui il 65% utilizza mezzi alternativi all’auto privata. Sono monitorate costantemente sia le risorsa idrica sia l’efficenza energetica. Inoltre sia in fase di cantiere, che di manutenzione e ti utilizzo, si sono stipulate policy sull’utilizzo di materiali sostenibili e sulla raccolta differenziata dei rifiuti.

3

Ca’Foscari Venezia: sede dal 1868 dell’università, ospita 20000 studenti all’anno, 1000 docenti, ricercatori e personale amministrativo, 3000 laureati. Nel 2013 ha ricevuto il certificato di edificio green più antico al mondo. Oltre al monitoraggio delle risorse idriche e alla convenzione CONSIP Energia Elettrica 10, sono state stipulate policy per l’acquisto di materiali sostenibili (per il 60% del fabbisogno delle funzioni dell’edificio) e una implementazione del Green Procurement per rendere maggiormente efficiente ulteriormente la raccolta differenziata.

4

Energy Park quadrante nord-est milano: si estende su una superficie di 160.000 metri quadri. si tratta di un complesso di edifici, nuovi e riqualificati che rientrano in un’area di campus caratterizzata da ampi spazi verdi comuni, dove lavorano ed interagiscono circa 3000 persone. Sono stati fatti interventi sulla viabilità interna, ciclabile, pedonale e automobilistica, oltre alle forti implementazioni sia in ecosostenibilità e efficenza energetica, a stretto con il principale concept del parco: la qualità della vita e dell’ambiente lavorativo.

5

Muse Trento: opera dello studio Renzo Piano Building workshop, nasce all’interno della riqualificazione dell’aereo Ex-Michelin, ora quartiere Le Albere. L’intero intervento interessa un area di 11 ettari, un vero pezzo di città dove il museo fa da porta d’ingresso e attrazione turistica. Il museo che nasce sulla vecchia area industriale  e collegato al centro storico da percorsi pedonali e ciclabili, i parcheggi interrati hanno spazi specifici per i parcheggi di biciclette, veicoli basso-emissivi, veicoli a carburante alternativo, carpooling e vanpooling. Edificio riduce quasi del 100% le necessità di acqua per le irrigazioni e per i WC interni. Oltre alle tecnologie di produzione di energia alternativa, l’edificio è dotato di un progetto di modellizzazione energetica dinamica, che definisce le prestazioni energetiche integrandola in maniera sistemica con orientamento e utilizzo dell’edificio.

6

Green Palace SR3 Certosa: edificio per uffici a milano, che comprende anche spazi commerciali e laboratori, all’interno del Business District Certosa. L’efficenza energetica della zona uffici è affidata ad impianti a tutt’aria esterna e integrato da venticonvettori. Le centrali termofirgorifere e di trattamento dell’aria sono sotto le coperture, e insieme ad altre soluzioni tecnologiche l’edificio è riuscito a raggiungere la certificazione LEED Gold. Anche le irrigazioni esterne hanno avuto vuole importante, utilizzando solo acqua meteorica raccolta in serbatoi interrati.