economia circolare finlandese
Green economy

I 100 campioni dell’economia circolare finlandese in vista del WCEF

Quale dovrà essere la forma futura della nostra economia? Se le idee sono tante ma anche molto confuse, per schiarirci la mente sarà sufficiente guardare a quello che succederà ad Helsinki tra il 5 e il 7 giugno: in quelle date, infatti, la capitale della Finlandia ospiterà il World Circular Economy Forum, per presentare al mondo gli esempi da seguire in fatto di economia circolare. Non è del resto un caso che questo evento così importante prenda luogo proprio in questo preciso Paese: un anno fa il governo di Helsinki ha infatti annunciato, in collaborazione con il Fondo d’Innovazione Sitra, una road map per l’economia circolare finlandese. Insomma, la strada da seguire è stata tracciata e, a quanto pare, alcuni passi nel verso giusto sono già stati fatti.

Gli obiettivi dell’economia circolare finlandese

Stando alle cifre annunciate dal Sitra, l’economia circolare finlandese – una volta a regime – potrebbe riuscire a generare dai due ai tre miliardi di euro all’anno di valore aggiunto, e questo limite dovrebbe essere raggiunto già prima del 2030. Questa significativa crescita sarà ovviamente accompagnata dalla progressiva creazione di nuovi posti di lavoro, trasformando così l’economia circolare finlandese in un concreto strumento anche contro la disoccupazione nazionale (che, per inciso, a dicembre 2016, si fermava al’8,7%). A stabilire tutti i passi da seguire per dare forma e consistenza all’economia circolare finlandese sono stati, oltre al Sitra, anche il Ministero finlandese per l’ambiente, il Ministero per l’agricoltura e la silvicoltura e il Ministero Affari Economici e per l’occupazione.

I 100 campioni dell’economia circolare finlandese

A partire dal lancio della road map verso l’economia circolare finlandese, il Fondo Sitra ha identificato quelli che sono gli esempi più floridi e virtuosi nello scenario finlandese, dai quali le altre imprese dovrebbero prendere esempio. In origine le aziende selezionate erano solo 18, e ad oggi il numero totale è di circa 100 attività. Promuovere in questo modo le più interessanti compagnie dell’economia circolare finlandese significa dare voce ai diversi modelli di business che possono garantire che i materiali di produzione restino in circolazione il più possibile, così da ridurre al minimo lo spreco.

Dal car sharing al riciclo

Nel centinaio di imprese selezionate tra le esponenti dell’economia circolare finlandese si incontra davvero di tutto. C’è la Valtavalo, una società che, anziché vendere lampade, offre illuminazione su richiesta. Poi ci sono la Repach, un’azienda che vende imballaggi riutilizzabili per i venditori online, e la Valtra, che ricostruisce e rimette sul mercato pezzi di trattori riciclati. Ma queste sono solo tre: insieme ad esse ci sono imprese impegnate nel car sharing, realtà che si dedicano al risparmio energetico e business che hanno incentrato la propria attività sulla creazione di energie rinnovabili. La Neste, per esempio, produce diesel rinnovabile partendo da sostanze residue e di scarto. La EkoRen mette a disposizione veicoli elettrici condivisi per condomini e per compagnie lavorative; la Eko-Espert offre invece il riciclo degli avanzi dei materiali di isolazione edilizia.

I criteri per entrare nel meglio dell’economia circolare

Insomma, come si può vedere, tra le attività prescelte c’è veramente di tutto. Quattro, infatti, sono stati i criteri seguiti dal team di Sitra per selezionare le compilare la lista: l’interesse che l’attività può suscitare, la qualità del modello di business, la scalabilità della soluzione e la sua efficacia. Insomma, gli esponenti dell’economia circolare finlandese non sono stati scelti a caso: «i criteri per entrare nella lista stanno diventando sempre più duri e selettivi» ha spiegato Kari Herlevi, Direttore del settore economia circolare del Sitra «un po’ nello stesso modo in cui i paletti sulle emissioni nocive delle automobili stanno diventando sempre più restrittivi».

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La sfida del Fondo d’Innovazione finlandese Sitra

Ma cosa vuol dire per le differenti aziende e realtà imprenditoriali entrare nell’economia circolare? È questo lo scopo della redazione della lista dei campioni dell’economia circolare finlandese, così da mostrare a tutti i più diversi modelli di attuazione: l’ispirazione, le idee e gli esempi, ora, non mancano di certo. Sitra sta quindi invitando – o forse sarebbe meglio dire ‘sfidando’ – le aziende finlandesi a compiere i cambiamenti necessari: tagliare gli sprechi, eliminare una volta per tutte l’utilizzo dei combustibili fossili, ridurre il più possibile l’utilizzo di materiali. L’economia circolare è senza ombra di dubbio il paradigma del futuro, per ogni tipo di società, e la Finlandia sta spingendo le proprie aziende pionieristiche per essere uno dei leader internazionali di questo movimento.

Il World Circular Economy Forum 2017

Con questi presupposti, il World Circular Economy Forum di Helsinki si prospetta molto interessante. L’evento, organizzato da Sitra, da alcuni ministeri finlandesi e dalla Fondazione MacArthur, si articolerà in 17 conferenze plenarie e diverse sessioni parallele, in tre giorni ricchi di discussioni, workshop e networking.