Gatto norvegese
Animali

Gatto norvegese delle foreste: come vive il re felino del nord

Il gatto Norvegese delle Foreste è frutto di una selezione naturale. Comparso per la prima volta proprio in Norvegia ha conquistato sempre più persone grazie al suo aspetto e alla sua indole.

Aspetto

Il Norvegese delle Foreste appartiene alle razze a pelo semilungo, con un mantello composto dal pelo di copertura idrorepellente e il sottopelo lanoso. Come tutti i gatti anche il Norvegese delle Foreste cambia la pelliccia in base alle stagioni, più folta in inverno per ripararsi dal freddo e in estate senza il sottopelo ma sempre con la coda folta e quei tipici ciuffetti di pelliccia tra le dita. Una caratteristica di questo gatto è la folta e soffice gorgiera.

A differenza del Maine Coon, il Norvegese delle Foreste ha il pelo pesante e oleoso, quindi più ispido. Queste caratteristiche gli permettono di trattenere il calore corporeo e resistere alle temperature gelide della Norvegia e di resistere alle piogge e al vento freddo.

Si tratta di una razza di taglia grande, che raggiunge la maturità intorno ai 4 anni. Il suo peso può raggiungere gli 8 chili con un corpo lungo e slanciato tipico delle razze a pelo semilungo. La testa di forma triangolare è caratterizzata dalle orecchie alte e con ciuffi di pelo sulla punta e sul bordo interno.

Tutti i colori del manto sono accettati dagli standard a eccezione del chocolate e il lilac, il cinnamon, il fawn e il motivo del siamese.

Carattere

Si tratta di un gigante buono, molto affettuoso e estremamente pacifico e tranquillo. Il suo aspetto è selvatico e fiero, ma in realtà è fedele al suo padrone e socievole con i suoi simili, i cani e piccoli animali domestici.

Dotato di una muscolatura forte si arrampica e salta in modo agile, adora giocare specie se stimolato ed è molto curioso. L’ideale sarebbe mettergli a disposizione alberi o tiragraffi al soffitto per simulare la sua vita in natura. Si tratta di una razza molto adatta a chi ha bambini, affettuoso, tollerante e si spaventa di rado. Non ama passare molte ore da solo, quindi se possibile meglio adottarne due.

Gatto norvegeseOrigini

Il Norvegese delle Foreste è una delle poche razze che si è sviluppata in natura, si tratta del risultato della selezione naturale senza nessun intervento da parte dell’uomo. Il suo mantello è fatto per resistere ai rigidi inverni norvegesi, la muta gli permette di perdere il sottopelo e di adattarsi anche alle estati calde e secche del Nord Europa.

Importato da dei navigatori, si è incrociato coni gatti locali e si è subito reso utile cacciando i topi nelle fattorie norvegesi. Nonostante si sia riprodotto con gatti a pelo corto, il gene del pelo lungo ha vinto e sono comparsi cuccioli a pelo lungo nati da genitori a pelo corto. Nel 1938 a Oslo fu esposto il primo gatto Norvegese delle Foreste, poi lo scoppio della seconda guerra mondiale fece dimenticare questo felino fino al 1972 quando è stato riconosciuto dall’Associazione Nazionale Felina. Da li in poi questo gatto ha conquistato il mondo!

Benessere e cura

Non ha grandi pretese e adora girovagare in giardino o sul balcone. Un grande tiragraffi è ideale per farlo arrampicare evitando di rovinare tende e mobili. Il suo folto pelo non ha bisogno di grandi cure, è sufficiente spazzolarlo una o due volte alla settimana per evitare nodi e boli di pelo, nel periodo della muta è possibile somministrare dell’erba gatta oppure della pasta al malto per favorire l’espulsione del pelo.

Naturalmente il cibo è importantissimo per il suo sviluppo e la sua salute e deve essere rigorosamente di prima qualità. Deve contenere alte percentuali di carni fresche, muscolo, fegato e cuore, e assolutamente niente derivati o sottoprodotti di origine animale, riempitivi e zuccheri.

Gatto norvegeseSalute

Una visita annuale dal veterinario previene per tempo malattie e verifica la salute generale del gatto.

Raramente si verificano casi di problemi riproduttivi, morti precoci e parti prematuri.

Il Norvegese delle Foreste ha però una predisposizione alla HCM, cardiomiopatia ipertrofica, causata dall’ispessimento della parete cardiaca. Solitamente gli allevatori sottopongono i loro esemplari ad una ecocardiografia di controllo ed escludono dalla riproduzione gli esemplari positivi. Si tratta di una malattia non curabile ma, se diagnosticata in tempo è possibile allungare l’aspettativa di vita del gatto, anche attraverso il cibo.

La IV GSD4 è una malattia ereditaria molto frequente in questa razza. Si manifesta dai 5 mesi con problemi neuromuscolari e l’aspettativa di vita è di soli 14 mesi.

Se vuoi prendere un gatto Norvegese delle Foreste informati bene sull’allevatore, e sappi che un cucciolo può costare fino a mille euro. Altrimenti prova nei gattili, anche li si trovano animali di razza. La cosa importante è prendersene cura per tutta la vita, un gatto vive anche 20 anni e ci ripaga con affetto e amore incondizionato.