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Green economy

GIOIN: a Rovereto si è parlato di open innovation e e di smart cities

Si è parlato profusamente di open innovation il 21 luglio a Rovereto: il Polo tecnologico di Trentino Sviluppo ha infatti ospitato la quinta tappa del tour GIOIN organizzato da Digital Magics. E se a Padova si è parlato di Industria 4.0, a Napoli di AgriTech, a Milano di Energia, a Saint Vincent di Open Innovation, in Trentino non si poteva che parlare di Smart Cities. Nello specifico, in occasione dell’appuntamento trentino con il network di GIOIN, si è parlato delle città intese come ‘laboratori di innovazione’.

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La trappa trentina di GIOIN: tema smart cities

Indubbiamente l’acceleratore privato Digital Magics è tra i soggetti che in Italia possono davvero parlare di innovazione, soprattutto in termini digitali: con sei sedi in Italia, 500 posti di lavoro creati ex-novo, 7 exit realizzate e 70 partecipazioni nel proprio curriculum – prima fra tutte quella in Talent Garden, attualmente il più grande sistema di co-working a livello europeo – Digital Magics è una realtà grazie alla quale si può concretamente pensare di gettare uno sguardo verso il futuro. E a Rovereto si è dunque cercato di capire come saranno le città dei prossimi anni, provando a prevedere quali saranno le tecnologie che trasformeranno i nostri centri urbani in ecosistemi resilienti, intelligenti, condivisi e a zero emissioni. L’evento GIOIN (Gasperini Italian Open Innovation Network) organizzato, oltre che con Trentino Sviluppo, anche con Intesa San Paolo, ha voluto far incontrare start-up, investitori e top player nazionali nel campo dell’imprenditoria e della ricerca: come ha infatti voluto sottolineare il vice presidente esecutivo di Digital Magics Marco Gay,

«oggi non si fa ricerca e sviluppo rimanendo chiusi dentro le aziende. Chi lo pensa è fuori dal mercato e viene superato da brand sconosciuti che entrando a gamba tesa nel mercato hanno già rivoluzionano settori come il turismo, la mobilità, le comunicazioni».

Città intelligenti ed economia circolare

Di certo il Trentino costituisce un terreno fertile per le start-up: la provincia di Trento presenta la più alta densità di start-up innovative a livello nazionale. Non ha del resto lesinato gli apprezzamenti Marco Gary, che ha definito Trentino Sviluppo come «un esempio di eccellenza che parte dalla comprensione di un territorio, dal talento che esprime». Durante le ore mattutine della tappa di GIOIN dedicata alle smart cities si è tenuta una tavola rotonda alla quale hanno partecipato esponenti del mondo bancario, imprenditoriale ed accademico, i quali hanno parlato delle città intelligenti e dei principi dell’economia circolare. Si sono dunque potuti apprezzare, tra gli altri, gli interventi di Layla Pavone, amministratore delegato di Digital Magics, di Renzo Simonato, direttore generale di Banca Intesa Sanpaolo per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige, di Maurizio Carta, professore ordinario di Urbanistica all’Università di Palermo e di Luigi Riccardo, referente del Progetto ‘Circular Economy’ per Intesa San Paolo.

Big Data e gestione rifiuti

La mattinata trentina di GIOIN si è chiusa con una seconda tavola rotonda in cui il concetto di Smart Cities è stato declinato tra un intervento e l’altro su mobilità sostenibile, big data e gestione dei rifiuti. Sono dunque intervenuti l’Innovation Manager di I&S Trento Giuseppe Angelini, il responsabile dell’area Operation Digital Grid di Siemens Maurizio Bigoloni, il direttore del Centro Ricerche Fiat di Trento Antonio Fuganti, il responsabile marketing strategico e rapporti con le associazioni di Schneider Electric Ivan Mangialenti, il referente del progetto Sharing Cities del Comune di Milano Piero Pelizzaro e il direttore del settore Digital & Innovation di Fastweb Marco Salvadori.

Le 12 start-up trentine

È invece stato dedicato interamente ad alcune tra le più innovative start-up trentine legate ai concetti di smart cities e di economia circolare il pomeriggio di GIOIN. Davanti ai potenziali investitori privati hanno potuto così presentarsi 12 giovani e promettenti imprese trentine, ovvero CitizenEngagement, Energy, Glass to Power, Green Code, Infinity Hub, Movalia, Openmove, GroundPS, Route220, SiWeGO, Vegea e Windcity.