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Architettura sostenibile

Green building, l’importanza della certificazione Leed

Edilizia circolare

Di bioarchitettura e green building si fa ormai un gran parlare. Al punto che verrebbe da credere che il settore legato all’edilizia si sia del tutto votato al rispetto di criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. Ma non è proprio così. Senz’altro negli ultimi anni si sono compiuti molti passi in avanti, soprattutto a livello di consapevolezza, perché è ormai ben noto che gran parte dell’energia consumata a livello mondiale dipenda dagli edifici e che una progettazione più attenta potrebbe comportare dei benefici in termini di riduzione delle emissioni nocive e quindi di benessere.

Green building e certificazione Leed: costi e/o vantaggi?

Eppure il green building non è ancora una pratica capillarmente diffusa. Uno degli aspetti che ne limita la diffusione è sicuramente quello legato ai costi, ritenuti decisamente più elevati rispetto all’edilizia tradizionale. Una convinzione corretta o un pregiudizio da smentire? Ne abbiamo parlato con Thomas Miorin, Direttore di Habitech ed Executive Board Member di GBC Italia, che ha contribuito alla diffusione in Italia della certificazione Leed, lo standard di certificazione energetica e di sostenibilità più diffuso al mondo.

“Quando più di 10 anni fa – spiega Miorin- abbiamo iniziato a riflettere su come poter trasformare il mercato edilizio italiano e abbiamo deciso di adattare al nostro contesto il protocollo Leed ci siamo subito domandati se la certificazione potesse rappresentare un extra costo o se portasse esclusivamente dei vantaggi”.

Gli edifici sostenibili non sono più costosi

Le risposte a questa domanda posso essere due, e partono da punti di vista diversi. Il primo è un dato puramente economico, riportato dai soggetti- imprese di costruzione e progettisti- che lavorano sul mercato.

“Realizzare un buon edificio sostenibile, non necessariamente ai massimi livelli, non presuppone dei costi aggiuntivi-conferma Miorin- ma prevede semplicemente una  riorganizzazione del processo“.

Le certificazioni servono a rispettare procedure e obiettivi chiari


Quando si parla di costi e di benefici riferiti al green building non ci si può però soffermare a un puro calcolo numerico. Parlare di sostenibilità ambientale applicata all’edilizia significa mettere in campo una serie di aspetti che vanno dalla biodiversità all’energia fino alle emissioni di anidride carbonica. E in un momento così grave dal punto di vista dei cambiamenti climatici e delle soglie di inquinamento a livello globale è evidente la necessità di invertire la rotta e di considerare nel ‘bilancio’ un ragionamento di più ampio respiro. Applicare dei criteri che ci consentano di rispettare dei canoni di basso impatto ambientale nella realizzazione di un edificio è di fondamentale importanza e gli standard, come la Leed, ci offrono la possibilità di farlo con delle procedure e degli obiettivi chiari.

‘Darsi un metro e misurare il proprio progetto su questo metro, rendendosi conto di quale e quanta sia la qualità è fondamentale- spiega Miorin- Perché sostenibilità è uguale a qualità.

Edifici compatibili con l’idea di futuro

Questi parametri dovrebbero essere applicati a qualsiasi progetto architettonico, piccolo o grande che sia.

“La progettazione – conclude Miorin – dovrebbe consegnare alla nostra società edifici compatibili con l’idea di futuro che abbiamo. Un futuro in cui c’è e deve esserci anche l’umanità“.